L’evento dell’8 marzo “Dal mito ad oggi” organizzato in occasione della mostra di sculture di Teresa Mangiacapra, nello spazio FiorilloArte alla riviera di Chiaia 23 (Napoli),a partire dalle ore 18, vuole essere un incontro all’insegna della poesia. Poesia fonte di vita, energia e ispirazione nel procedere dell’esistenza, perch può fare luce e dare testimonianza di incredibili diversit . Quattro voci di donne che raccontano di s ma parlano al cuore alla fantasia e all’immaginazione di tutte/i perch la poesia più di qualunque altra forma d’arte arriva a trasmettere l’essenza della vita. Sono quattro donne assolutamente diverse nel loro percorso di vita, di storia, di formazione; quattro donne unite dall’ amore e dalla passione sul senso profondo dell’essere, dalla capacit  di trasmutazione’della parola in ispirazione poetica.

Due tra loro, Lina Mangiacapre e Lucia Mastrodomenico, hanno abbandonato da alcuni anni questa dimensione terrena ma la loro parola’ continua ad essere ascoltata e amata perch continua a raccontare di guerre intraprese e mai perse. Notizie dalla Pizia di Viola Amarelli è un’opera radicata tanto nel mito quanto nella realt  storica passata presente e futura. Le due coordinate del libro si delineano fin dall’inizio da un lato il richiamo mitico-classico, che mette sul tavolo l’essenza immutabile del Tempo, dall’altro le calate nella contemporaneit , a parlare di un tempo che invece trascorre, si accumula e si fa Storia. Defilè" è il titolo del libro che Lucia Mastrodomenico pubblica nel 1999.

Il libro nasce dal lavoro con 20 immigrate extracomunitarie nell’ambito di un’esperienza di volontariato promossa dalla comunit  di Capodarco sull’immigrazione femminile. Ha fondato il suo lavoro – dice Lucia – sulla capacit  che le donne hanno, a qualsiasi razza e cultura appartengano, di creare relazione. “La dignit  non è qualcosa che ci viene concesso le possibilit  di essere se stessi, debolezze comprese, è nelle nostre mani la ricerca per valorizzare le nostre vite dipende anche da noi".

Il soggetto parlante di Giovanna Marmo invece è una maschera lirica che, penetra attraverso angosce e preoccupazioni dell’universo femminile; lo fa con un occhio-bambino, con una spontaneit  immediata ma mai scontata, guarda la paura e la difficolt  dei rapporti umani con l’aiuto di un esasperante autocontrollo. La ricerca sul Mito rappresenta una costante del percorso artistico di Lina Mangiacapre e specialmente in Amazzoni e Minotauri riscopre e reinventa, tra gli altri, le sorelle di sangue Antigone e Ismene, l’amore tra Arianna e il minotauro, Medusa pietrificata dallo specchio, Pentesilea che stupra Achille e lo uccide mordendolo al calcagno. Amazzoni e Minotauri è un libro fortemente voluto e amato da coloro che ne hanno curato la realizzazione Teresa, detta Niobe, sorella di Lina, e l’editore Walter Raffaelli.

La silloge raccoglie 37 poesie e 9 disegni dell’artista, con una prefazione del poeta Elio Pecora e una postfazione di Adele Cambria, amica della poetessa, che ne fa un ritratto quotidiano e vero. un libro, come dice Teresa «dedicato agli esseri in lotta per la bellezza» che preferiscono restare come il minotauro «nel labirinto della creazione» piuttosto che farsi irretire e manipolare dal mercato.

Nella foto, lo spazio teatro del reading

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