Tra parole, immagini, luci e musica, nella splendida cornice del Real Teatro di San Carlo di Napoli, ha preso il via la quarta edizione del Napoli Teatro Festival Italia. L’opera messa in scena è “Le Dragon Bleu” di Robert Lapage, attore e regista canadese al quale gi  lo scorso anno la direzione artistica affidò l’apertura della rassegna con “Lipsnych”.

La rappresentazione, con cui la direzione artistica di Luca De Fusco ha voluto aprire la rassegna, è il segmento di una trilogia dal titolo “Trilogie des Dragons” del 1985 che ripercorre la storia di alcune famiglie di immigrati cinesi in Canada. Lo sguardo sociologico è evidente; a questo si accompagna una tecnica scenografica molto interessante che rapisce lo spettatore per immergerlo nel racconto delle storie che si intrecciano e si fondono. Le Dragon Bleu porta in scena lo spaccato della vita di tre personaggi, tre vite diverse, che si incrociano, si scontrano e si ritrovano nel turbinio delle loro piccole, ma significative avventure umane e personali. Temi come l’amore, il tradimento, l’abbandono, il lavoro, la famiglia vengono ora sfiorati, ora approfonditi, quasi contemporaneamente, per dare allo spettatore il senso dell’unit , seppure nella distinzione delle vicende. Il tutto è accompagnato dallo scorrere delle stagioni che gli effetti grafici, visivi e sonori rendono davvero realistici. Temporali, nevicate, luci e ombre vanno a braccetto con i sentimenti umani dei personaggi.

La storia di Claire Fort è quella di una donna alla ricerca spasmodica di un figlio che madre natura non le ha potuto dare. La sua storia scivola tra la lucidit  della sua misera esistenza, sfociata nell’alcolismo, e la tristezza del fallimento. Insieme con lei si annodano le storie di Pierre Lamontagne, direttore di una fallimentare galleria d’arte e Xiao Ling, interpretata dalla giovane attrice esordiente Tai Wei Foo, artista e pittrice, madre di un bambino non voluto. Seppure l’opera affronti in maniera alquanto triste e desolante queste meschine vicende umane, i frequenti cambi di scena, uniti ai sapienti giochi di luce, rendono poco monotona questa vicenda, forse un po’ ovvia.

Bravi gli attori che passano dall’inglese al francese con estrema disinvoltura accompagnati dai sottotitoli in italiano per il pubblico; bellissime le scene che, con l’ausilio di un perfetto gioco tecnologico, si alternano a sipario aperto.

In foto, una scena e il San Carlo gremito per la prima

Il Programma del 28 giugno

A portrait of the artist as a young man di Lorenzo Gleijeses

ore 19.30 | 28, 29 giugno | Ex Asilo Filangieri

Otello e Iago di Antonella Monetti

ore 19.30 | dal 27 giugno al 13 luglio | Lega Navale Italiana – Sezione di Napoli

E45 Water di gruppo E-motion

ore 20.00 | 28, 29 giugno | Teatro Sannazaro

Scheresse et Pluie di Ea Sola

ore 20.30 | 28 giugno | Teatro San Ferdinando

Sacrificium, Vitim of musical sensuality e Le Sacre du Printemps di Ismael Ivo

ore 22.30 | 28 giugno | Real Albergo dei Poveri

Il Programma del 29 giugno

Stefano De Stefano incontra Oriza Hirata, autore e regista dello spettacolo Tokyo Notes

ore 12.00 | PAN Palazzo delle Arti Napoli

A portrait of the artist as a young man di Lorenzo Gleijeses

ore 19.30 | 29 giugno | Ex Asilo Filangieri

Otello e Iago di Antonella Monetti

ore 19.30 | dal 27 giugno al 13 luglio | Lega Navale Italiana – Sezione di Napoli

E45 Water di gruppo E-motion

ore 20.00 | 29 giugno | Teatro Sannazaro

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