Uno scrigno di preziosi gioielli e di storia è questo il conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. Tra antichi strumenti e partiture ingiallite dal tempo, testimonianza di una citt  dove la musica occupava un posto di primo piano, ci accoglie nella biblioteca, attento padrone di casa, il direttore Patrizio Marrone per la conferenza stampa che annuncia alla citt  la riapertura della storica Sala Scarlatti. L’auditorium, quindici anni dall’ultimo restauro eseguito in seguito al disastroso incendio del 10 ottobre del 1973 che la distrusse completamente, ritorna a vivere dopo “un restauro architettonico e conservativo”, come lo definisce l’architetto Fiammetta Adriani, che con l’ingegnere Domenico Trisciuoglio ha seguito i lavori. stato necessario un ripristino delle strutture esistenti, con un’attenzione particolare all’acustica che è migliorata notevolmente e all’illuminazione che con le famose lampade Venini arricchiscono la parete lignea della sala. Il restauro è stato reso possibile da un finanziamento della Provincia di Napoli di appena due milioni di euro racimolati, è il caso di dirlo, dopo “appena” undici anni. Ciò rappresenta una nota di tristezza afferma l’ingegnere che ha diretto i lavori “alcune opere avrebbero bisogno di un’attenzione costante e programmata a lungo termine e di stanziamenti ben più cospicui per garantire una manutenzione attenta e continua”. Ma, per fortuna alla fine, in un modo o nell’altro, nella nostra citt  le cose accadono, grazie all’impegno di quanti credono in quello che fanno e lo portano avanti con passione e dedizione, nonostante tutto.

“La produzione musicale afferma il maestro Marrone è un momento importantissimo nella vita di un Conservatorio”, la Sala Scarlatti si appresta ad accogliere una ricca serie di eventi aperti alla citt . Oggi, alle ore 18.30, con un concerto tutto dedicato a F. Liszt, in occasione del bicentenario della nascita, diretto dal Maestro Vizioli, con il pianista Massimo Tomei, l’Orchestra del Conservatorio sar  sul palco della Sala Scarlatti. Durante la serata sar  consegnato un premio alla carriera al Maestro Massimo Bertucci che, dopo Annamaria Pennella, riceve l’importante riconoscimento. Il progetto di restauro ha messo a norma la Sala che, prossimamente, grazie anche a un contributo di 850.000 euro del Ministero dell’Istruzione Dipartimento Alta Formazione Artistica e Musicale – sar  utilizzata per convegni e conferenze. Un particolare interessante è rappresentato dagli accorgimenti acustici che renderanno fruibile la sala anche ai non udenti, caso unico in tutto il sud Italia.

A testimonianza dell’apertura al pubblico e a tutti i generi musicali, venerd 11 marzo, alle ore 18.00, il Conservatorio ospiter  il chitarrista dei Genesis Steve Hackett.

LA NOTIZIA – DEL NOSTRO INFERNO

Dopo il successo del primo incontro di sabato 5 marzo, ecco che l’associazione AltArt presenta la seconda serata Del Nostro Inferno. Scrittori e critici tradiscono Dante, con Orlando Cinque, domani venerd 11 marzo (ore 19) a Palazzo de Liguoro (via Arena alla Sanit , 12 fermata metro P.za Cavour). Costo biglietti 10€ intero – 8€ ridotto

Il percorso prevede tre incontri (l’ultima data è prevista venerd 18 marzo, ore 19), ognuno dei quali strutturato nella forma dell’interferenza tra l’esecuzione vocale dei testi, le sonorizzazioni elettroniche e le introduzioni esplicative.

La struttura performativa si snoder  tra la testualit  di alcuni canti della Commedia, secondo un approccio il più possibile rispettoso della “volont  di Dante a essere poeta” (Pasolini), e le scritture di autori otto-novecenteschi che hanno ricreato l’universo infernale nel loro immaginario. Nella stessa ottica, a far parte a pieno titolo di questo viaggio testuale, saranno interpellati anche alcuni scrittori e critici, interpreti militanti dell’opera dantesca, che più ne hanno influenzato il paradigma interpretativo nel corso del ‘900.

In foto, Franz Liszt

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