Un respiro unisono echeggia a Castel dell’Ovo. “Semplice come respirare” è il titolo dell’installazione fotografica sonora di Nadia Magnacca, che oggi alle ore 18 si inaugura nella Sala delle Carceri di Castel dell’Ovo (Borgo Marinari, Napoli).
Nadia Magnacca, napoletana, classe 1958, da anni lavora e sperimenta il linguaggio della fotografia e della videoinstallazione. Vanta una lunga collaborazione con l’associazione culturale "Incontri Internazionali d’Arte" per la quale realizza dei progetti negli inizi degli anni novanta. I suoi lavori sono stati presentati a Venezia, Spoleto, Cosenza, Amburgo, oltre che a Napoli. Laureata in scienze biologiche, ha studiato fotografia al centro “Bauer” di Milano con Roberta Valtorta e ha insegnato fotografia presso l’Istituto d’Arte Statale.
In mostra un campionario di fotografie a colori di grande formato (125×187) su pellicola trasparente, soggetto delle foto sono gli alberi: gli alberi napoletani, le radici, le fronde e le felci arboree, fotografati tra il bosco di Capodimonte e l’Orto Botanico di Napoli.
Suggestiva l’atmosfera che intreccia l’aerit , il senso di libert  e la luminosit  in cui le immagini sono immerse e lo spazio tufaceo, buio e umido delle carceri del castello che le ospitano.
L’esposizione è accompagnata da un sistema sonoro che diffonde ininterrottamente la registrazione del respiro dell’artista, che accorda perfettamente e in maniera unisona con quello degli alberi che vibrano e respirano. Qui la fotografia non fissa e cristallizza un momento ma continua a raccontare l’anelito vitale che è in ogni fronda e foglia.
Le immagini sembrano prendere vita, sembra di passeggiare in quello stesso orto botanico e sedersi, all’ombra dei rami, appoggiati a quelle grosse radici che si inerpicano dalla terra. Un fortissimo senso di appartenenza tra l’artista e i suoi soggetti, ognuno sembra compiersi nell’altro, il respiro, quella cosa cos “naturale” ma indispensabile, diventa unico fondendosi con quello del visitatore che cos entra a far parte di questo rapporto a due, intimo ma non esclusivo.
Spiega la Magnacca: “L’installazione vuole essere un omaggio al patrimonio botanico della citt  di Napoli. L’idea è rinnovare l’interesse per l’albero, non solo per ragioni di sopravvivenza ma anche per quella simbologia millenaria che, al ritmo del respiro, torner  a vibrare per guardare alberi e natura con amore”.
La mostra rientra tra gli eventi che compongono il “Viaggio della creativit ” dell’Assessorato regionale al Turismo con finanziamento della comunit  europea (Por Fesr Campania 2007-2013 Asse 1 Obiettivo operativo 1.9). Come ha sottolineato Dario Scalabrini, amministratore Ente provinciale per il Turismo, la mostra è un’occasione per far apprezzare e conoscere più profondamente le bellezze napoletane, anche quelle meno popolari.

La mostra sar  visitabile fino al 27 Luglio
Castel dell’Ovo – Sala delle Carceri
via Caracciolo di Bella (Borgo Marinari)
Orario: lun – sab 10-13 / 16-19, domenica 10-14
Ingresso gratuito

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