«Percepivo il luogo come centro citt  », gi , il centro della citt  bassa, costituita dalla fascia costiera tra piazza Municipio e piazza Mercato, ed è cos che Mauro Castaldo sceglie di comprare la sua casa in via Duca di San Donato, nei pressi dell’antico Borgo di Sant’Eligio e a pochi passi da piazza Mercato. Quanta storia, quante storie poco conosciute nel quartiere. La toponomastica dovrebbe incuriosire, bisognerebbe chiedersi chi è la persona che ha dato il nome a questa o a quella strada.
Gennaro Sambiase Sanseverino, Duca di San Donato è stato un patriota, sindaco di Napoli e parlamentare. Tra le sue iniziative, come ha ricordato nel settembre del 2010 la nipote Federica Minaci Sambiase Sanseverino durante un convegno, avviò il risanamento igienico-sanitario-edilizio di Napoli, l’utilizzo delle acque del Serino, la direttissima Napoli-Roma, l’illuminazione, la cassa armonica, via Tasso e via Caracciolo.
Eppure chi ha dato il nome a questa via è poco conosciuto e anche la via stessa, inoltre, pochi sanno che in via Duca di San Donato c’ è la sede di un’associazione organistica, nata per volont  di Mauro Castaldo, che porta il nome di un compositore e organista, figura centrale della cultura e arte musicale napoletana, Giovanni Maria Trabaci.
C’è un prima della nascita dell’associazione che rappresenta il percorso professionale di Mauro Castaldo, che dopo aver frequentato un Corso di Arte-metalli e oreficeria all’Istituto Palizzi, sceglie di continuare la sua formazione con gli studi musicali, conseguendo al Conservatorio di Benevento, il diploma di pianoforte e il diploma di organo e composizione organistica; al Conservatorio di Napoli, il diploma di clavicembalo,composizione e direzione d’orchestra.
Tiene il suo primo concerto nel 1984 e il primo incarico come docente di conservatorio nel 1989, dall’anno accademico 2004/2005 è titolare della Cattedra di Organo e Composizione Organistica al Conservatorio Statale di Musica, Nicola Sala, di Benevento. Si distingue in più occasioni , nel 1991 vince il Premio di Composizione “Terenzio Gargiulo” presso il Conservatorio San Pietro a Majella. Membro del MAN (movimento artistico napoletano) partecipa a numerose rassegne di musica contemporanea, è autore di varie composizioni, alcune delle quali sono conservate presso il “Gadeamus Foundation Contemporary Music Center” di Amsterdam.
Sono del 1997 le sue composizioni per organo incise su cd, eseguite soprattutto in Austria, Germania e Svizzera e recensite dal prestigioso “The American Organist Magazine”. E’ autore del libro “Il giardino dei silenziosi” dedicato agli organi delle chiese di Napoli. C’è tanto altro, mostre fotografiche, rassegne, convegni, ma nel tempo si delinea sempre di più la sua spiccata propensione e passione per la musica organistica e, per poterla diffondere a ogni livello sociale, fonda nel 2006 l’associazione Trabaci.
E’ molto interessante la storia della musica organistica ritenuta e percepita dai più esclusivamente come musica sacra, eppure l’organo ha assolto a diversi compiti profani prima di divenire strumento principe della musica sacra e liturgica occidentale. Nel 1960 Federico Fellini, nel film “La dolce vita”, coglie un qualcosa che molti di noi ci siamo detti nell’ascoltare la musica per organo, “Sono suoni che non siamo più abituati ad ascoltare, eh? Che voce misteriosa sembra venire dalle viscere della terra”.
L’estensione dell’organo è potenzialmente la più ampia fra tutti gli strumenti musicali, insegnare il suo ascolto significa fare apprezzare una complessa sinfonia di suoni generati da una vera e propria orchestra in miniatura. Inoltre, far riscoprire la pregiata qualit  e promuovere la fruibilit  del patrimonio organistico presente a Napoli e in Campania è davvero una bella sfida lanciata da Castaldo.
E non è l’unico impegno, la prossima edizione del MaM (Musica al Mercato) lo vedr  direttore artistico della manifestazione. Il suo intento, tra l’altro, è contribuire alla tipizzazione del Mercato, liberando la zona dalla modalit  retaggio che la vede attiva solo dalle 9 alle 18, e lo far  partecipando a quel lavoro sinergico messo in campo dal Presidente del Consorzio delle Antiche Botteghe Tessili, Claudio Pellone.

Per saperne di più

www.trabaci.com

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