Chi è Max Baum? Un artista austriaco, racconta la sua nota biografica, che ha esordito a ventisette anni con una mostra di disegni e acquarelli in una galleria di Vienna. Eppure nessuno ricorda il suo volto o la sua voce, come se si trattasse di una creatura letteraria. O forse poetica, magari generata dalla fantasia di Giuseppe Bilotta, il curatore della mostra Il cielo stellato sopra di noi, che si inaugura alla galleria Movimento Aperto di Ilia Tufano (via Duomo, 290/c- Napoli) oggi alle 17.00, con un intervento di Antonio FIlippetti.

A quanto pare, Max Baum, è stato ispirato dalle suggestioni del libro sul firmamento di Bruno H. Burgel Dai mondi lontani e infatti è questo il tema delle 70 piccole opere su carta, allestite a formare un’unica fascia che segue il perimetro della sala espositiva. Senza cornice, proprio come delle poesie. “Il tema del firmamento è interpretato secondo varie angolazioni spiega Tufano protagonisti corpi metallici, come ufo e astronavi. E poi c’è la superficie della terra, che però appare come un suolo lunare, aspro e meno ospitale del cielo”.

Si svela il mistero, Max Baum è proprio una creatura di Giuseppe Bilotta un gioco letterario di poesia visiva, l’incursione di un poeta nel campo del visivo. “Del resto prosegue Tufano noi abitanti delle citt , riusciamo davvero a vedere il cielo stellato? Le luci ci impediscono di vivere una reale prossimit  con il firmamento e dunque ci affidiamo all’intuito, alla fantasia, all’immaginazione”.
Incursioni emotive e linguistiche che proseguiranno anche in occasione della chiusura della mostra, il 7 marzo alle ore 17.00, si terr  un reading di poesia. Interverranno Giuseppe Bilotta, Enza Silvestrini, Giuseppe Vetromile e Raffaele Urraro.

Nelle immagini, alcune delle opere in mostra

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