“Viva Giorgio Napolitano! Siamo tutti napolitani!” e subito tutti pubblico, coro e orchestra- si sono uniti in un abbraccio solidale con il Capo dello Stato, che è apparso, tuttavia, meno sorridente del solito. Al termine del lungo applauso, che ha salutato l’arrivo del Presidente, una voce ha voluto rendere esplicito il messaggio, gridando “Viva la Costituzione Italiana!” un istante prima che Riccardo Muti attaccasse l’Inno nazionale, quasi a ringraziarlo per l’impegno e il rigore con cui sta preservando la Carta costituzionale dall’ennesimo sberleffo di un potere gretto e meschino, che mina alle fondamenta la libert  dei cittadini e mira a creare i prodromi di quella che Max Weber definiva “istituzionalizzazione” del carisma. Poi la parola passa alla musica, quella grande, immensa di Mozart, la cui Sinfonia “Juppiter” apre il denso programma della serata.

davvero emozionante assistere a una sorta di trasfigurazione dell’orchestra, quando a dirigerla è un grande musicista come Muti glissiamo sugli orribili corni, terrificanti nel secondo Movimento, e gustiamo, invece, lo splendido amalgama tra archi e fiati, gli interventi puntuali delle percussioni, le sonorit  tornite, i magici pianissimi, i forti vigorosi e solenni, per non parlare delle inebrianti evoluzioni del finale, rischiarate dalle luci di sale, potenziate nelle ultime battute della Sinfonia.

Dopo il breve, ma intenso, “Veni creator Spiritus” di Niccolò Iommelli, nel quale ha brillato la vocalit  agile e puntuale di Maria Grazia Schiavo, è stata la volta di Verdi, di cui si è potuto ascoltare una esecuzione dello Stabat Mater da antologia. Poderosi accordi degli ottoni annunciano una melodia esile, che il coro, diretto da marco Ozbic, rende con grazia immacolata, per poi tuffarsi nella complessa trama del pezzo, che Muti esegue all’insegna dell’equilibrio, coniugando le esigenze del testo sacro con certe movenze tipiche della musica operistica. Scontato il successo, meno l’intervento a braccio del direttore Muti, che ha voluto vedere in questa serata di inaugurazione del San Carlo restaurato l’inizio di una nuova stagione non solo per il teatro, ma per la citt , che negli ultimi mesi ha dato di s un’immagine assolutamente negativa.
Tante le richieste di bis, alle quali ha fatto seguito l’esecuzione dell’inno nazionale.

Nelle foto, due momenti del concerto

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