Anche quest’anno Al Blu Di Prussia, luogo multidisciplinare nel cuore di Chiaia,  è stato teatro per la consegna di riconoscimenti a chi ogni giorno porta avanti la cultura del miglioramento di sé stesso e del sentimento verso la propria città. Pochi giorni fa sono stati assegnati i premi di Napoli per l’eccellenza – Civicrazia (foto), evento giunto alla IX edizione, su impulso della fondatrice e presidente Lucia Tilena D’Amico.  Il premio è promosso dall’associazione Il Ponte della Civicrazia, ha la medaglia e il patrocinio del Presidente emerito della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e dell’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.


A ritirare i riconoscimenti, nel corso della serata di gala condotta da Mimì De Maio con la partecipazione di Antonella Ippolito, il medico e professore universitario direttore dell’istituto Telethon di Genetica e Medicina (Tigem) di Pozzuoli, Andrea Ballabio, l’attrice Cristina Donadio per il suo impegno nel cinema e nella televisione, l’attore e regista Claudio Di Palma per il suo impegno nel teatro, il notaio e scrittore Dino Falconio, la pianista e compositrice Maria Gabriella Mariani. Premio speciale agli stilisti Pierlorenzo Bassetti e Marco Gambedotti per il loro impegno nella moda.
Civicrazia è il nome di un movimento culturale del cittadino che nasce con l’intento di seminare la cultura civicratica, di infondere i valori di libertà, di diritto a una educazione adeguata senza la quale il progresso della società sarebbe impossibile.
«Il premio nasce per volontà di giovani studenti universitari – spiega Lucia Tilena D’Amico, presidente del premio- in un periodo oscuro quale il 2010, anno in cui Napoli era invasa dalla spazzatura». Tale fenomeno di degrado, oltre a nuocere chiaramente alla salute del cittadino aveva creato anche situazioni di forte disagio causate dalla mortificazione dell’immagine della propria città. Una situazione disastrosa che come un cancro si era diffusa su più fronti, investendo anche l’aspetto economico. Così Civicrazia, che è innanzitutto cultura della difesa civica ha pensato di venire incontro a questa esigenza di riscatto sociale contrapponendo a una visione infausta della città un’altra fatta di bellezza, di preparazione, di eccellenze.
«Pensiamo a dare ai nostri giovani l’educazione alla bellezza – prosegue D’Amico– perché questa è l’unica strada percorribile per sollecitare in loro una propensione al sentimento. Contro la corruzione, il disagio sociale, il bullismo, lo sballo del sabato sera soltanto un’educazione adeguata chi punti al miglioramento della personalità possono fare qualcosa di concreto. Ma per seminare la cultura delle eccellenze c’è bisogno di una politica culturale adeguata, d’intervento scientifico, che miri alla valorizzazione dei desideri La politica ha dunque il suo bel ruolo da interpretare per sollecitare il coraggio al cambiamento».
Dal 2010, la sede del Premio è la storica galleria Al Blu di Prussia, spazio fisico della Fondazione Mannajuolo. «Giuseppe, un uomo di grande gusto ed educazione fa parte del comitato organizzativo del premio e da anni mette a disposizione questo spazio dove le arti si intrecciano tra loro come una danza. Del resto il premio non riceve fondi, è autofinanziato ed è quindi la dimostrazione che i cittadini insieme quando vogliono sono in grado di fare qualsiasi cosa».

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