L’intenso cromatismo di Raffaele Lippi,in un continuo stato di altalenante tensione tra necessit  del documento e simboliche visioni, è in mostra presso gli spazi della Nea Art Gallery di via Costantinopoli, Napoli, in un progetto espositivo realizzato in occasione del trentesimo anniversario della sua morte. La mostra, inserita nel circuito ufficiale degli eventi del Maggio dei Monumenti,promosso dal Comune di Napoli, è aperta al pubblico fino al 19 Giugno 2012. Ad aprire il percorso espositivo è un dipinto datato 1960, “Donna sullo sgabello”; a seguire una serie lavori collocabili tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta. “Ofelia”, “La donna e la luna”, “La zia”, “L’uomo solo”, “Il castelletto” sono i titoli delle altre cinque tele esposte di concerto con una selezione di disegni scelti da Franca Lanni e Pasquale Lettieri per ricondurre il punto d’osservazione sull’ultima fase della produzione d’artista.
La formazione di Raffaele Lippi ha attraversato fasi differenti. Nei suoi lavori degli anni ’40 ci si imbatte in una pittura intrisa di quelle inquietudini che egli raccolse sugli innumerevoli volti di una Napoli sfigurata dalla fame e dalla guerra. E’ il ciclo “Macerie” ispirato ai temi della violenza e della polemica socio-politica che imperversava negli anni dell’immediato dopoguerra impegnando e accomunando molti artisti italiani del tempo.
Nel ’47 la sua storia si intreccia con la storia di alcuni giovani artisti esordienti che, insieme, in quegli anni diedero vita al “Gruppo Sud”, un collettivo nato dall’esigenza di far emergere un linguaggio che, pur nel rispetto della singola impronta personale, fosse portavoce di un comune desiderio di dare un significato sociale all’esperienza artistica. Tra il ’59 ed il ’63 si divarica l’esperienza informale di Lippiche si esprime in dipinti come Animale rosso e Onde dove “i grigi e gli arancioni costituiscono un gran piacere per gli occhi con le implicazioni di natura intellettuale come ogni fatto poetico comporta”(Lea Vergine). Nel decennio successivo assistiamo al riemergere della figura umana in rapporto con uno spazio architettonico opprimente che si esprime in visioni scenografiche alterate, di chiara impronta metafisica.
In una memorabile mostra nel 1973 presso la Galleria “Mediterranea” di via De Cesare, Lippi d  prova di un humus pittorico che aveva ormai raggiunto la sua piena maturit  stilistica. Una pasta cromatica ricca di espressivit , sicurezza e maestria con la quale realizza un mondo di figurine poetiche che sopravvivono in parte al senso di ansiet  del vivere quotidiano mostrando una sottile vitalit , manifesta volont  dell’uomo di attraversare il cammino, di darsi una possibilit , nonostante tutto.
Artista nel tempo adombrato da quella smania del tutto partenopea di affossare i suoi talenti più genuini, Raffaele Lippi era un uomo sospinto dall’ ardente “speranza di veder la sua citt  finalmente sottratta alle tante aberranti mitologie umane, culturali e politiche che la soffocano”, ancora oggi, aggiungerei.

NEA Art Gallery
Via Costantinopoli 53, Napoli
Orari da luned a sabato, ore 10.30/14.00 e 16.00/19.00.
Ingresso libero
Info e contatti tel. 081 033 23 99
e-mail info@neartgallery.it
www.neartgallery.it

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