Con il rcital del duo Rodde Gckel si è conclusa la prima edizione della Festival internazionale di musica da camera nella Villa imperiale del parco archeologico del Pausilypon. "Nuit d’t   Pausillipe". E si è chiuso in bellezza con la stessa intensit  emotiva che ha caratterizzato il concerto d’esordio di Paloma Kouider, protagonista con Anna Gkel e Louis Rodde del trio Karnine, ospite della rassegna il 30 luglio. Anche il vento ha dovuto arrendersi dinanzi alla bravura dei musicisti. Non è riuscito, malgrado le frequenti e ostinate incursioni a rubare la scena al duo Rodde Gkel che hanno aperto il concerto con la Sonata per violino e violoncello di Ravel.
Una partitura decisamente impegnativa, priva di incanto armonico e melodicamente ben rilevata, una pagina forse poco nota, ma che è stata accolta con vivo interesse e curiosit  dagli spettatori, complice anche lo scenario incantevole che naturalmente predispone una magica corrispondenza con i concertisti. Molto familiare, invece, anche all’orecchio poco allenato, la famosa Passacaglia di Hndel.
Riuscita la scelta di Anna Gkel e Louis Rodde che di fatto hanno declinato le antiche ascendenze di questa forma musicale con un pot-pourri di musiche popolari, molto gradito dal pubblico. Come l’intera kermesse, che ha dimostrato di avere tutti i numeri per andare a regime e per imporsi come un appuntamento da non perdere nella calda estate napoletana.
Ne parliamo con il direttore artistico Franoise Vidonne.
E’ ormai tempo di bilanci. E’ soddisfatta del riscontro da parte del pubblico?
” Sono soddisfatta perch si è avverato un sogno nato nel giugno del 2011, quando ho scoperto questo luogo incantevole e me ne sono innamorata. Si tratta di un posto magico che fa perdere il senso del tempo e dello spazio. Non si ha l’impressione di stare in una citt  come Napoli, è un vero e proprio angolo di con un panorama mozzafiato e io mi sono immedesimata come se fossi un viaggiatore del Grand Tour. La prima volta che sono arrivata qui e ho visto il Teatro Grande mi sono messa a cantare e la voce correva bella e non volevo andare più via. Poi ho parlato con il CSI Gaiola di cui sono frequentatrice e insieme abbiamo cominciato a ragionare al progetto” .
Com’è nato il suo legame con Napoli?
” E’ una storia d’amore, ma ho sempre adorato Napoli che è una citt  mitica. Ho scelto di studiare l’italiano, di privilegiarne il repertorio come cantante lirica. Napoli è per me la citt  della musica, di autori come Pergolesi, Spontini, Leo, Scarlatti, tutti musicisti che hanno dato tanto e che sono stati anche in Francia.”

Non sarebbe il caso, per il prossimo anno, di pubblicizzare maggiormente l’evento al fine di aumentare l’affluenza degli spettatori?
“S, in realt  qualche problema con la comunicazione c’è stato. Un nuovo festival certamente ha bisogno di fare le sue prove. L’anno prossimo saremo più sostenuti dalla Regione. Quando parlai con il sindaco de Magistris come prima cosa dissi che non chiedevamo soldi, perch non ci sono, ma soltanto un po’ di visibilit . E la manifestazione è stata inserita nella rassegna “Estate a Napoli” organizzata dal Comune. Anche la Provincia ci ha dato spazio sul suo sito”.
Quali le novit  in cantiere?

“Vorrei diversificare l’offerta, portando le antiche cantate del Pausilypon. Tra l’altro il titolo del rcital di questa sera (ndr 1 agosto) è “Nell’indaco mar di Pausilipo tramonta il sole”, esattamente il testo di una cantata del XVII secolo, anonima, che sta nella biblioteca di San Pietro a Majella e che io ho scoperto. Dobbiamo, inoltre, strutturarci meglio, perch gli strumenti antichi necessitano di attenzioni particolari. Vorrei anche organizzare una serata con due ragazzi napoletani, i fratelli Auletta, e dedicare spazio alle canzoni napoletane di met  Ottocento, un periodo poco noto, da Labriola a Cottrau. Ho anche in animo di andare a incontrare la soprintendente del Teatro San Carlo. Il Teatro Grande fu concepito dai Romani per 2.000 posti che col passare dei secoli si sono ridotti a 600, ma è pur sempre una bella capienza. Il mio obiettivo è riuscire a riempire con una manifestazione di musica classica il vuoto che si viene a creare quando l’Associazione Scarlatti e il San Carlo terminano la stagione, utilizzando questa oasi nel traffico della citt . Come valore aggiunto ci si può refrigerare con aria condizionata naturale della Grotta di Seiano”.

TEATRI DI PIETRA/ MEDEA TRA VOCI

La rassegna Teatri di Pietra in Campania 2012, nel suggestivo sito di Villa Imperiale Pausilypon a Napoli, proseguir , domenica 5 agosto 2012 alle 21.30, con Voci Medea, il nuovo lavoro della Compagnia Aleph. La rappresentazione, diretta da Paola Scoppettuolo, è liberamente ispirata a Medea. Voci, romanzo pubblicato nel 1996 dalla scrittrice tedesca Christa Wolf. Il romanzo nasceva dalla chiara volont  dell’autrice di riscattare la figura mitica di Medea, dai tempi di Euripide in poi considerata personaggio perfido, dedito alla mag            6                 è« «    oè  á«sptia occulta e infanticida.
Ingresso da Grotta di Seiano (Via Coroglio) ore 20.30, inizio spettacolo ore 21.30
Info e prenotazioni al numero verde 800024060 email info@capuanticafestival.it
Il costo dei biglietti è di euro 12 (intero) e di euro 10 (ridotto)
Biglietterie presso il sito archeologico e prevendite abituali

Nelle foto, tre momenti del concerto. Nell’ultimo scatto,Franoise Vidonne, direttrice artistica della rassegna

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