Le idee possono nascere attorno a una tavola imbandita, in una trattoria, in compagnia delle persone giuste, mangiando pasta e fagioli e bevendo un buon vinello. Ho avuto il piacere di conoscere Mimmo Carratelli, giornalista e scrittore, inviato speciale e caporedattore di numerose testate cittadine nonch vincitore del Premio Unione Stampa Sportiva. Parlando del più e del meno il discorso è approdato alla lingua napolitana e da l una domanda «Esiste un napoletano specifico nel gergo calcistico? », Carratelli risponde «S, durante il periodo di Maradona, per sette anni, il ” Napoli ” divenne Maradonapoli e San Gennaro diventò Sangennarmando e tante furono le rime e i cori in napoletano».
Sono bastate queste parole per alimentare le nostre curiosit  e da l il desiderio di farle conoscere a tutti quelli che avranno voglia di venirci ad ascoltare. Per prima cosa si ricerca il titolo della tavola rotonda e il suggerimento è d Umberto Franzese. Si chiamer  ” O ciuccio e fechella – o nnapulitano nel gergo paracalcistico “. Il luogo che dovr  accogliere la tavola rotonda ha una notevole importanza, sia dal punto di vista logistico, infatti deve essere facilmente raggiungibile, che dal punto di vista della valenza storico-culturale.
La tavola rotonda si terr  marted 16 dicembre, alle 17,30 nel complesso monumentale di San Gennaro all’Olmo in via San Gregorio Armeno, 35 Napoli, presso la Fondazione G. Battista Vico. All’incrocio tra via San Gregorio Armeno e via San Biagio dei Librai ( Spaccanapoli ) si apre un piccolo slargo ( Largo degli Olmi ) composto da due chiesette contigue, San Gennaro all’Olmo e San Biagio (Maggiore ).
La prima è una fra le più antiche chiese di Napoli ed è chiamata “all’Olmo” perch un tempo un albero le sorgeva davanti sui quali rami, i vincitori delle giostre e delle gare a cavallo, deponevano i premi ottenuti, come ex voto a San Gennaro. La Chiesa è rimasta chiusa, murata, in stato di abbandono per quasi quaranta anni. Recentemente è stata recuperata dalla Fondazione Gianbattista Vico, voluta da Elena Croce, Vincenzo Pepe, Gerardo Marotta e Alfonso Andria. Si propone come centro attivo di iniziative, punto d’incontro di persone e istituzioni accomunate dall’intento di restituire la figura del filosofo Vico all’universo contemporaneo.
La Fondazione ha la sede proprio nella Chiesa di San Gennaro all’Olmo dove si svolger  la tavola rotonda da noi organizzata. Dopo un attento esame abbiamo individuato i giusti relatori, Ermanno Corsi, Carmen Fimiani, Ino Fragna e Pietro Lignola che siederanno al tavolo insieme a Luigi Rispoli, patron del Premio Masaniello-Napoletani Protagonisti. I giornalisti sportivi del parterre Carlo Alvino, Ciccio Marolda e Carmine Martino.
Ci saranno momenti di spettacolo, infatti durante gli interventi dei relatori e dei giornalisti partiranno contaminazioni musicali a cura di Romeo Barbaro, tammorraro, e dei rapper Teff-Depeone-Jegg. Non manca la poesia, addirittura una creata ad hoc dal poeta Vincenzo De Simone, vincitore del Premio Masaniello, e ci saranno provocazioni attraverso proverbi e ricerche idiomatiche recitate dall’attrice Anna Donato. A proposito lo sapevate che il primo rotocalco sportivo è nato a Napoli? Parola di Mimmo Carratelli.

Nelle foto, la chiesa di San Gennaro all’Olmo e , in basso, il "ciuccio", simbolo del Napoli

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