I mutamenti sociali cambiano il volto ai paesi. E alla loro economia. Nella morsa della crisi, il panorama industriale italiano respira con maggiore affanno, nel migliore dei casi. Nel peggiore, si offusca lentamente fino allo spegnimento. A immortalarlo, prima che calino le tenebre senza possibilit  di rinascita, ci pensa la fotografia. Trentuno scatti in bianco e nero (cm 50 x 70) realizzati da un gruppo di giovani fotografi – Angelo Pietro Desole, Pierclaudio Duranti, Marcello Modica, Maurizio Nimia, Meri Valenti, propongono da oggi fino al 23 aprile Al Blu di Prussia – spazio multidisciplinare di Giuseppe Mannajuolo diretto da Mario Pellegrino- “I paesaggi dell’industria” testimonianze di una realt  destinata a scomparire per essere sostituita, forse, da nuove presenze.
L’esposizione (curata da Angelo Pietro Desole) s’inaugura alle 18 con una tavola rotonda cui partecipano Ugo Carughi, Alessandro Castagnaro, Marco Dezzi Bardeschi, Augusto Vitale e Angelo Pietro Desole. L’evento è promosso dall’AIPAI, Associazione italiana per il patrimonio industriale, con il patrocinio di DOCOMOMO Italia e dell’ANIAI.
Un bel lavoro di documentazione. Tracce del passato. Valli, porti, canali, strade restituiti alla memoria dello sguardo. Molte di queste opere, da nord a sud, da Genova a Sassari passando per Napoli, non hanno più vita demolite, bonificate, deteriorate o alterate dalla rapida evoluzione industriale. Un grido silenzioso per attirare l’attenzione su un mondo che va estinguendosi. E conservarlo in qualche modo.

I Paesaggi dell’industria
Al Blu di Prussia
Via Gaetano Filangeri, 42 Napoli
081 409446
www.albludiprussia.com

In foto, particolare della locandina dell’evento

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