“Sulle origini di Partenope s’intrecciano da sempre miti e leggende…La storia ci dice, infatti, che la nostra metropoli risale circa al IX secolo a.c. quando navigatori provenienti dall’isola di Rodi fondarono una colonia commerciale sull’isolotto di Megaride ( dove sorge attualmente il Castel dell’Ovo)…All’antica presenza rodia in Campania risale anche il culto della sirena Partenope…La bellissima sirena dagli occhi azzurri come il mare si era innamorata, del dio Vesuvio mentre un’altra versione fa il nome di Ulisse. Fatto sta che questa delusione fu ragione sufficiente perch Partenope si desse la morte…La sirena, non potendo vivere fuori dall’acqua, si diresse, trascinandosi fuori dal mare, verso il monte Echia e qui andò a porre fine alla propria esistenza…Gli dei dell’Olimpo, inteneriti e impietositi dal gesto della sirena, decisero che quel luogo sarebbe stato d’allora in poi un posto perennemente sereno, baciato dal clima e dal sole, mai più teatro di storie tragiche e dolorose e dove gli abitanti avrebbero vissuto una vita ricca e felice. Anche per questo probabilmente lo stesso Virgilio definisce Partenope come il luogo della felicit .”

“La sirena fuorilegge”, edito dall’Istituto Culturale Del Mezzogiorno, è l’ultimo saggio di Antonio Filippetti (giornalista e scrittore partenopeo, presidente dello stesso Istituto Culturale Del Mezzogiorno e membro del Consiglio Direttivo dell’Unione Nazionale Scrittori e Artisti). Il testo sar  presentato oggi, venerd 28 maggio (ore 17), alla biblioteca Benedetto Croce di Napoli, in via De Mura2/bis.

Come ci suggerisce l’intrigante sopratitolo, Partenoscopia, con il testo in questione l’autore intende proporre una vera e propria esplorazione “clinica” delle predisposizioni e delle abitudini che hanno diseredato il patrimonio civile e culturale della citt  di Napoli. Un’originale, seppur realistica, osservazione di una citt  vilipesa troppo spesso, e da troppo tempo, da vizi antichi e da altrettanto recenti inadempienze che vorrebbero lasciare poco spazio a concrete prospettive di riabilitazione. Ma, seppur nell’animo di pochi, si avverte ancora tanto entusiasmo nel tentativo di indagare criticamente una realt  vecchia ma amaramente sempre attuale per volgere poi lo sguardo ad un doveroso e concreto tentativo di riabilitazione e di rilancio di una citt  che ha ancora tanta voglia di giocare la partita giusta e, per una volta, senza vedersi costretta ad indegni ed infruttuosi compromessi. E questo testo offre gli spunti giusti per rendersi parte attiva nella definizione concreta di questo tentativo che necessita di essere supportato con convinzione. Attraverso l’espediente di un inedito inventario alfabetico ( ogni capitolo segue appunto quest’ordine illuminato da una citazione letteraria che, come una Musa di classica memoria, protegge e guida l’osservazione degli aspetti trattati) rileva le incongruenze e le contraddizioni che hanno confinato la citt  di Napoli al ruolo di “fuorilegge”. Un’osservazione s cruda e diretta ma, al tempo stesso, piena di voglia di sollecitare una vera e propria inversione di rotta. La citt  di Vico, di Croce e di De Sanctis, di Eduardo e di Totò richiama i padri di un tempo per stimolare i giovani, “la vera forza nuova in grado di farci uscire dal tunnel nel quale ci siamo da troppo tempo e non senza comuni responsabilit  un po’ tutti incamminati”.

La “Napoli Cenerentola” nasconde il segreto della sua rinascita proprio nello stesso nome (neapolis) e, con la giusta dose di doveroso e proficuo buonsenso dei “più”, non dovr  più indugiare ad arrivare il tempo in cui quel cielo di vichiana memoria torner  “pulito e stellato”.

Nella foto, la copertina del volume

LA NOTIZIA – Il silenzio di Chantal

Dinamiche familiari e contrasti generazionali. Oggi, venerd 28 maggio (ore 17.15) alla libreria Guida Merliani in via Merliani 118-120 al Vomero di Napoli, si terr  la presentazione del romanzo “Il silenzio di Chantal” di Concetta Coccia (Di Girolamo Editore). All’incontro interverranno Delia Morea e Marisa Pumpo Pica. Intervento musicale di Ciro Formisano. Letture di Mariarosaria Riccio. In collaborazione con il Centro Culturale “Cosmopolis”.

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