Nel cuore del quartiere di Chiaia, a via Cavallerizza, è stato inaugurata quello che si preannuncia essere una vetrina per giovani artisti campani e non solo. “Intragallery” nasce dall’idea di promuovere talenti che hanno come passione quella di reinventare materiali che esistono da sempre. Ne è la prova la mostra “ST’ART” vero e proprio campionario di sperimentazione, che in una location di per s affascinante aperta al pubblico fino al 20 aprile, coniuga il ready made di Mario Pagliaro e la sua poltrona scultura con le “gorgiere” di Silvia Beccaria – artista torinese che all’antica tecnica tessile unisce la ricerca contemporanea- i gioielli meccanici di Emma Francesconi, gli anelli di Francesca Gabrielli e i lavori luminosi di Maria Tenore. Un viaggio nell’arte e nei materiali che comprende l’ardesia di Enzo Distinto e che trasforma “Intragallery” in un vero e proprio borgo d’arte, grazie alle sue iniziative di ampio respiro. “ST’ART”, infatti, è solo la prima delle tante iniziative in programma.
Tra queste vanno ricordate “Artè”, degustazioni di tè tra i più pregiati accompagnati da momenti di poesia, e l’iniziativa del 22 aprile “Dalla periferia al centro, al centro periferia”. Una mostra patrocinata dal Comune di Napoli i cui proventi saranno devoluti in beneficenza all'”Associazione Mammut” di Scampia. Non poteva che essere questo vero e proprio borgo di sperimentazione la location ideale per “lampO da” le lampade in acciaio, plexiglas e LED di Marcello Pisani professore di design e architetto – e Agostino Vitolo imprenditore tessile – nate dell’unione di diverse competenze.
“Oggi è importantissimo collaborare racconta Marcello Pisani non si può essere onniscienti come una volta”.Il frutto di questo salto nel vuoto è proprio “lampO da”, un lavoro che parte da lontano con la scelta dei materiali e di uno studio continuo, di un’intuizione che va ancora sviluppata. “Volevamo un disegno che avesse in se stesso sia la funzione portante della luce ma che ricordasse anche la fonte elettrica, l’energia”, raccontano gli autori il cui progetto non si ferma al semplice impatto visivo ma viaggia anche sulle sensazioni, sull’idea che l’opera d’arte abbia una vita propria.
E’ cos che spiegano la scelta dell’acciaio lucidato, che riflettendo l’ambiente circostante (anche senza bisogno del LED) dona quasi un’atmosfera di magia antica che ha gi  raccolto importanti consensi, come quello di Gillo Dorfles, che battezza “lampO da” come pioniera di una struttura portante che comprende al suo interno anche la fonte di illuminazione. Un vero e proprio momento di innovazione. Un riscontro importante è gi  arrivato dalla critica e dalle esposizioni, ora non resta che sondare il mercato e trovare un canale di distribuzione. Il primo esame da superare è quello del Salone del mobile di Milano, per testare la reazione del mercato. Ed è proprio l che Marcello Pisani e Agostino Vitolo danno appuntamento con “lampO da”. Non resta che incrociare le dita.

Per saperne di più
www.lampoda.it

www.intragallery.it ; la mostra “ST’ART” è aperta al pubblico fino al 20 aprile
Intragallery, via Cavallerizza a Chiaia n 57- Napoli

In foto, alcuni lavori in mostra

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