Era l’uomo che amava il cinema. Franco Santaniello ( Napoli, 22 aprile 1938 12 giugno 2005) ha sempre nutrito una sconfinata passione per il grande schermo che lo spinse, giovanissimo, gi  durante gli anni universitari, a essere uno dei protagonisti della vita culturale napoletana, fondando, poi, il cinema NO ( Nuovo Operativo per uno studio del cinema e del film) alla salita Cariati, nel cuore dei Quartieri Spagnoli ( prima sala d’essai napoletana) allontanandolo definitivamente da una prospettiva professionale di tutt’altro genere per chi come lui aveva battuto percorsi di studi giuridici.
Un anno dopo la sua scomparsa, nella Mediateca Comunale S.Sofia, è stato istituito il Fondo Franco Santaniello con oltre 500 volumi, in gran parte dedicati al cinema, e 250 vhs che egli ha lasciato.Il premio intitolato a lui nasce per non dimenticare un moderno promotore e studioso del cinema, intellettuale rigoroso e coerente scevro da ogni compromesso e distante dalla luce dei riflettori. La manifestazione , coordinata da Alberto Castellano e Gianpaolo Paladino, giunta alla sua settima edizione, si svolger  quest’anno in una nuova location lo Spazio Ferrari di via Cervantes.
Oggi , dalle 18, saranno proiettati e premiati tre cortometraggi selezionati nell’ottica culturale di Santaniello, sempre incuriosito dalle modalit  di approccio (documentario o fiction) dei cineasti alla realt  napoletana. Si tratta di tre corti molto diversi per storie, linguaggi e stili, esemplificativi di modi diversi di guardare e raccontare Napoli e alcune tipologie umane “Luci d’alba all’orizzonte” di Fabio Maria Ferrari, Angelo Paino e Tonino Taiuti che è anche protagonista, “Un giorno diverso” di Luca Taiuti, “Forcella” di Maria Pia Daniele.
Saranno premiati con opere ispirate al mondo del cinema degli artisti Ellen G., Alfredo Raiola, Pasquale Sica.
Non solo cinema. Nel corso della serata sar  presentato “La venere dei terremoti”, l’ultimo romanzo del drammaturgo e scrittore Manlio Santarelli con Stefano Ferraro che legger  alcune pagine, l’attore Franco Javarone interpreter  alcuni brani del testo teatrale “Regine 416 bis” di Maria Pia Daniele. Intervento musicale di Tonino Taiuti in veste di musicista (chitarra e suoni) e Vincenzo De Luce (chitarra e tromba), uniti sotto la sigla Zero Centigrade.

In foto, Tonino Taiuti

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