Lasciare la propria terra, inseguendo la speranza. Un dramma che non finisce mai. Al quale papa Francesco ha dato una nuova ribalta con il suo viaggio a Lampedusa, ricordando i migranti che, imbarcandosi, cercavano una vita migliore e invece in mare hanno trovato la morte. Ieri come oggi, i sentieri dell’esistenza sono aspri e costringono chi non ha niente a partire in cerca di un raggio di luce. Su questa realt  struggente punta i riflettori la mostra “Partono i bastimenti” organizzata a palazzo Arnone dalla soprintendenza ai beni storici della Calabria (Che si inaugura marted 16 luglio), proprio nei giorni in cui questa terra è ospite di una bella esposizione alla Biblioteca nazionale di Napoli con testimonianze di viaggiatori nei secoli (fino al 6 settembre), nell’ottica di un sud d’Italia, legato da tradizioni forti, che ora deve necessariamente proiettarsi unito verso l’Europa.
La rassegna di Cosenza, progettata e promossa dalla Fondazione Roma Mediterraneo e condivisa dalla soprintendenza guidata da Fabio De Chirico, rappresenta, in linea con la valorizzazione del patrimonio etnoantropologico, una riflessione su un fenomeno che ha profondamente segnato il Meridione della penisola.
Curata da Francesco Nicotra, direttore dei programmi speciali della National Italian American Foundation (NIAF), l’esposizione, che punta su un forte impatto visivo, ripercorre l’avventura degli oltre venticinque milioni di italiani, tanti dei quali calabresi, che tra il 1861 e i primi anni ’60 del Novecento sfidarono l’oceano per sfuggire a un destino di miseria.
Una considerevole raccolta proveniente da archivi e collezioni private mette a fuoco le sequenze di un dolorosa distacco per affrontare, dopo lunghe traversate, un mondo sconosciuto modelli in scala di navi storiche dell’emigrazione, come il Duilio, gemello del Giulio Cesare che portò in Argentina i familiari di Bergoglio, passaporti, biglietti e documenti di navigazione, libri, giornali, insegne ed etichette dei prodotti tipici italiani.
E ancora lettere, acquerelli e dipinti ad olio, poster, valigie, bauli, libretti da messa. Non poteva mancare il lato artistico strumenti musicali e una cospicua collezione di copielle, soprattutto in napoletano, che rammenta la passione per la musica e il bel canto, in particolare, ma pure la gloria che alcuni artisti, come Gilda Mignonette, trovarono nella nuova patria americana. Saranno esposti anche diversi spartiti originali di tango. E proprio le note del jazz-tango Salvatore Cauteruccio alla fisarmonica ed Enzo Campagna alla chitarra, con i ballerini Francesco Romeo ed Emanuela Scola, animeranno l’evento di apertura.

La mostra “Partono i Bastimenti” rimarr  aperta fino al 15 settembre 2013 con il seguente orario 10.00/18.00 tutti i giorni (escluso il luned).

Per saperne di più

sbsae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

La presentazione/Il libro ovale

Marted 9 luglio, alle 18.30, allo Spazio Nea Art Gallery|via Costantinopoli 53|Napoli
si presenta “IL LIBRO OVALE Racconti met fisici”
di Antonia Esposito (edizioni Multimage) .
Con l’autrice intervengono gli attori Lucio Allocca, Rosario Giglio, Silvana Vajo e il musicista Antonio Del Gaudio.

Nelle foto, due immagini in mostra a Palazzo Arnone

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