Finalit  di marketing, condivisione dei valori con la societ , una più matura e diffusa consapevolezza dei mezzi tecnologici che quotidianamente sfruttiamo e che oramai fanno parte della nostra vita.
Questi i temi trattati nel dibattito che si è svolto a Roma nella sede dell’Associazione Civita con la collaborazione, negli studi e nelle ricerche, della Data Management.
Parliamo di Internet, ma in generale del mondo digitale e delle grandi possibilit  che questi hanno per la costruzione di archivi d’impresa e per le esperienze nei musei.
Le sedi di interesse culturale possono fruttare vantaggi per paesi dove le cosddette “attrazioni turistiche” non sono presenti.
Dove quindi il guadagno di una singola amministrazione, paese, cittadinanza, non può incrementarsi.
Escludendo il paesaggio circostante in alcuni casi di notevole bellezza, ci sono alcuni paesi in Italia che devono rilanciarsi sul mercato, sfruttando nel migliore dei modi i nuovi mezzi.
Il nuovo modo potrebbe essere quello di ottenere da strutture gi  esistenti una trasformazione con l’aiuto del gap di un’azienda e mettere cos in luce il posto dove vengono ospitati questi nuovi progetti.
La proposta potrebbe risultare interessante per posti dove il degrado sociale non solo è presente in grande percentuale ma danneggia anche il luogo che lo ospita diventando cos un allontanamento per il turismo.
Sarebbe importante che progetti come questi venissero intrapresi tra Napoli e provincia dove iniziative di questo tipo potrebbero migliorare non solo la situazione economica del comune interessato ma anche influenzare positivamente il sociale.
Per rivalorizzare aree abbandonate ma di un raro splendore, dimenticate o anche solo messe da parte per la cattiva nomea.
E utilizzare il patrimonio storico e i beni culturali come asset aziendale, rilanciando il made in Italy attraverso nuovi progetti d’impresa.
Lo scopo è quello di creare una memoria storica e culturale rivalorizzando aree dove sembra che non ci sia più niente da fare ma che in realt  godono di un grande potenziale storico artistico e manageriale.

In alto, un’immagine di Nando Calabrese

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