Le donne di Rosa Panaro tra mito e realt  è la mostra che la sala Carlo V ospita a Castel Nuovo fino al 6 gennaio 2010, nell’ambito dei percorsi di luce organizzati per il Natale a Napoli 2010 da Contract & Contract group. Tra gli interventi che presentano l’esposizione, il breve ritratto dell’artista di Donatella Gallone, che proponiamo ai lettori.

Era buio intorno. Non riusciva a respirare. “Aiutatemi”, avrebbe voluto gridare. Ma la voce le rimase imprigionata nella paura di non riuscire più a separare la realt  dal turbine delle sue visioni. Camminava a tentoni nel suo studio d’artista cercando la via d’uscita nel presente.
Improvvisamente il sussurro di tre parole dettate dalla tenerezza dei ricordi le impose una dolce calma “Amore della maternit “. E l’oscurit  del turbamento iniziò a cedere alla tentazione di un sottile chiarore che aveva le sembianze di una donna con il volto coperto, mentre le labbra visibili s’inarcavano su un urlo silenzioso.
A lei se ne aggiunse un’altra e poi una terza, una quarta. Figlie del dolore, angeli e demoni, sirene macchiate dalla necessit  di espiare il paradiso terrestre. Lilith, Partenope, Sakineh. I nomi scomparivano avvolti nella fiamma di un Vesuvio capace di lavare le sofferenze, inanellando cerchi di speranza. Dal fuoco nasceva il candore di un inizio che i mali del mondo cercavano d’intaccare con l’insidioso nero del fango. Diradato, però, dalla forza della nascita. Depositata su una colonna dove Napoli, lacerata e moribonda, non si stancava di lasciare le tracce del suo antico splendore.
Sempre disposta ad accettare una nuova sfida.
Partenope si rituffava da un pericoloso scoglio per rinnovarsi nel mare imprevedibile e generoso. E una luce giovane e sfrontata cancellò le ombre avvizzite dell’atelier.

Nelle foto, l’artista e i suoi lavori fotografati da Nando Calabrese

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