Sarajevo Supermarket, come si legge nella sua pagina ufficiale, è “un’ associazione con l’intento di promuovere la conoscenza e la diffusione dell’arte contemporanea, dell’arte irregolare, dell’arteterapia e la creativit  diffusa sul territorio”. Prima di tutto però, Sarajevo Supermarket è un piccolo borgo abitato da Giovanni Franco, un artista che della propria arte non ha fatto un mestiere ma uno stile di vita. Un purista, lo definirebbero alcuni, senza tuttavia trovarlo concorde.
Ne è la prova la sua ultima mostra “Prendersi Cura”, visitabile previo appuntamento fino l’8 gennaio a Piazza Gesù e Maria 13 bis. «Prendersi cura racconta nasce da una curiosit . Un mio amico psicologo mi chiese di disegnare con dei ragazzi che vivevano delle condizioni di sofferenza relazionale e io mi sono inventato questo metodo, mettendo insieme poi questi 28 disegni che sono il frutto del mio lavoro con loro».
Il metodo in questione è l’arteterapia, una forma di riscatto nata dalla privazione, da un’esigenza comunicativa. Il lavoro di Giovanni Franco ha girato per tutta Europa, passando per Berlino, Sanpietroburgo, Praga, Nocera e soprattutto per la periferia napoletana Secondigliano, Ponticelli passando per tutte le strutture riabilitative psichiatriche.
Laboratori di arte terapia individuali e di gruppo che grazie alle C.D.R. (Centro Diurno Riabilitativo) legati alle U.O.S.M. (Unit  Operative di Salute Mentale) hanno prodotto un metodo originale che si basa tuttavia su fasi specifiche « un vero e proprio laboratorio di parola. A ogni utente racconta Giovanni Franco veniva chiesto cosa volesse disegnare. Successivamente si faceva una pausa e si cercava di capire cosa effettivamente si stesse disegnando, e poi solo alla fine si dava un titolo. Un esercizio interessante» continua l’artista, perch dare un nome alle cose è il primo passo per esorcizzarle.
Nessuna delle opere esposte è di utenti sofferenti, ma solo di Giovanni Franco, a dimostrazione come sottolinea lo stesso ideatore dell’esposizione che la vera opera d’arte non è rappresentata dal disegno finale, ma dal momento comunicativo tra arte terapeuta e sofferente. Racconta di quanto sia più semplice per un creativo entrare in contatto con ragazzi disagiati e di come questa mostra sia solo il frutto di un lavoro destinato a continuare, anche se in Italia non ha ricevuto alcun riconoscimento. «L’unico riconoscimento ufficiale l’ho avuto in Austria, per un metodo che ho totalmente inventato».
Sarajevo Supermarket, indagando meglio, è contro ogni forma di controllo e copyright e per la libera circolazione delle idee. Non stupisce quindi che il suo lavoro non cerchi riconoscimenti da istituzioni oramai allo sbando, ma solo da un pubblico da formare e informare. possibile farlo fino all’8 gennaio, giorno in cui i disegni di Giovanni Franco verranno riposti in una cartella lasciando spazio a una nuova mostra il cui vernissage è fissato per il 10 gennaio “Trust me, i’d never lie to you” di Moxedano.

Per saperne di più
sarajevosupermarket.tumblr.com

In foto, la mostra di Giovanni Franco e la locandina dedicata all’evento di Moxedano

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