Aiuto. L’Italia sta morendo. Si sta spegnendo la fantasia. Non basta riempire un cervello per renderlo creativo. La creativit  è elaborazione di conoscenze. E a questo proposito, la scuola è un fantasma. Imbottisce i ragazzi di nozioni, ma non li stimola a creare. E’ il grido accorato di un imprenditore italiano che ha comprato pagine di quotidiani nazionali per promuovere la sua idea di rinascimento nel nostro Paese dove bellezza e cultura sono diventate pallide, quasi esangui. Gabriele Centazzo, designer e presidente di Valcucine SpA, suona un campanello d’allarme, offrendo una forte sollecitazione a ricollocare al primo posto il pensiero, proprio nei giorni in cui gli studenti italiani rientrano nelle aule. Alcuni annoiati, altri carichi di energico entusiasmo. Come gli allievi del liceo artistico (statale) di Napoli, dove da poco è arrivato il nuovo dirigente , una donna, per la prima volta, alla guida dell’istituto. Annamaria La Porta, piglio da manager, esperienza triennale nell’ufficio regionale scolastico con competenza nella dispersione, in particolare, attenta al lavoro di squadra, punta tutto su questo idea da soli si perde, insieme si vince. E che questo sia vero lo ha dimostrato all’accoglienza degli iscritti di quest’anno con una mobilitazione collettiva che ha coinvolto i ragazzi dell’ultimo anno, pronti a ricevere, nel giardino dell’antico complesso, in una performance di colori e allegria (ideata e realizzata da Vittorio Cortini) i nuovi arrivati, sotto gli occhi dei loro genitori, all’inizio (almeno qualcuno) un po’ perplessi, poi contagiati dalla vitalit  dell’atmosfera.
Sorridente e determinata, nell’ufficio di presidenza, La Porta spiega itinerario, tappe e obiettivi della sua strategia. “Guardiamo al presente per costruire il futuro. Presto sar  installato un sito interattivo con spazio a docenti e studenti, per illustrare i risultati del lavoro in corso e dare la possibilit  agli allievi di comunicare le loro aspettative che vanno ascoltate. E istituiremo uno sportello d’ascolto gestito dagli insegnanti per aiutare i ragazzi a superare eventuali gap, ostacoli, difficolt “. Senza consentire nulla alla fuga dallo studio. Ai primi tre ritardi, per il biennio dell’obbligo, scatter  la convocazione alle famiglie ma, nel caso fossero indifferenti alla questione, si attiveranno i servizi sociali utilizzando un modello ods, per capire dove si annida il problema. Nessun concessione nemmeno ai tempi vuoti dell’imprevisto a riempire l’eventuale assenza di un docente, laboratori formativi sostenuti da finanziamenti del ministero mai utilizzati. “Ho chiesto la disponibilit  dei colleghi, scavando nei loro hobby e interessi, invitandoli a mettere su carta le loro proprie offerte. Tra queste, c’è un laboratorio di burattini che mi sembra molto stimolante”. E a proposito di partecipazione, un ruolo spetta alle mamme degli studenti del primo anno che al teatro San Ferdinando esploreranno con la docente Marina Rippa il fascino della scena e di un universo artistico sconosciuti, in sinergia mentale con i loro figli, complici d’arte.
Tre classi in più, con altrettanto rinforzo di unit  lavorative (tre bidelli e un’amministrativa), un presidio di primo soccorso in collaborazione con l’Asl presente nel quartiere e medici volontari, uno sguardo al territorio dove i secoli hanno disseminato gemme architettoniche come il museo diocesano di largo Donnaregina e la chiesa dei santi apostoli, accanto al liceo (monastero del cinquecento). Nel grembo della citt  antica nasce spontanea una missione da mandare in porto, attraverso il canale ministeriale. “Qui c’è una cappella storica mai portata alla luce e contiamo di farlo. Altro tesoro, un crocefisso d’epoca perch non dovrebbe diventare un museo?”. Un museo che potrebbe catturare l’attenzione di sponsor/collezionisti e il passaggio di turisti,mostrando le opere d’arte contemporanea, lasciate dai docenti transitati da queste parti. L’albero di magnolia della scultrice Rosa Panaro o il grande pannello di Errico Ruotolo, scomparso nel 2008, non prima di aver manifestato, in testamento, la volont  di donare un’opera all’istituto. Un altro angolo da illuminare sul palcoscenico del mondo. Nell’audace risveglio d’autunno.

Nelle foto, l’accoglienza al liceo artistico di Napoli e la dirigente Annamaria La Porta. Gli scatti sono di Antonio Piccolo.

Clicca il video di Salvatore Gagliardi
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