Domani e dopodomani (7 e 8 maggio) dalle 15 alle 19;30, il Trip ospiter  il laboratorio di critica cinematografica ideato e condotto dal giornalista Giuseppe Sedia. Un workshop teorico e pratico, indirizzato a tutti coloro che intendono servirsi della critica cinematografica (giornalisti, studenti, educatori), ma anche agli spettatori interessati a acquisire nuove chiavi di lettura per analizzare e giudicare, con nuove competenze, i testi filmici. Le lezioni teoriche saranno affiancate da momenti di esercitazioni pratiche di scrittura critica sulla base dei filmati visionati durante il workshop.
Ma cosa vuol dire nello specifico critica cinematografica? La critica cinematografica è quel genere letterario che si propone di raccontare, analizzare, spiegare e giudicare un’opera filmica. Può essere genericamente divisa in due correnti, differenziate dallo scopo primario dell’operazione critica come dal luogo editoriale in cui è esercitata la critica giornalistica, ossia la recensione, e la critica teorica, ossia lo studio del cinema.
Dottor Sedia, cosa si devono aspettare i partecipanti a questo workshop?
Il workshop non sar  il solito laboratorio di scrittura creativa. Certo il momento dell’esercitazione pratica rivestir  un ruolo importante nel programma. Tuttavia qui nessuno pretende di insegnare la scrittura critica. Non esiste una formazione specifica per chi vuole intraprendere tale attivit . L’obiettivo principale del laboratorio è quello di fornire ai partecipanti nuovi stimoli per analizzare i film senza la presunzione di insegnare un mestiere che può essere praticato soltanto grazie alla passione per il cinema e all’esercizio quotidiano della lettura e della scrittura.
La differenza tra un articolo e una recensione di un film?
La critica cinematografica adotta un linguaggio specifico attraverso un codice condiviso da colleghi, lettori e spettatori. Chi si cimenta con questo genere letterario ha il diritto e il dovere di conoscerne per esempio, le norme testuali e i formati di riferimento, questo vale anche per chi scrive sul web. Si possono scrivere recensioni per giornali e web magazine generalisti oppure per riviste specializzate riservate a comunit  più ristrette di lettori. Oggi la figura del “critico puro” deputato soltanto a recensire mantiene ancora un ruolo fondamentale nelle riviste specializzate. Nei giornali invece il “quotidianista di ruolo”chiamato a recensire le ultime uscite in sala deve lottare ogni giorno per difendere gli spazi deputati all’esercizio della propria attivit .
Da spettatore a critico cinematografico quali sono le chiavi di lettura per questo passaggio?
Non c’e nessuno strappo tra le due posizioni. Tutti gli spettatori hanno il diritto di giudicare e commentare una pellicola. Il cinema è un’arte popolare nel senso migliore del termine. Il critico è soltanto uno spettatore più esigente e nel migliore dei casi più preparato che esercita la propria facolt  di giudizio e la sua capacit  di analisi utilizzando i media tradizionali e digitali.
E per chi volesse davvero intraprendere il mestiere di critico cinematografico?
Nella maggioranza dei casi la critica cinematografica diventa una seconda professione oppure un’attivit  esercitata nel tempo libero. Non dobbiamo illudere i più giovani su questo punto. I critici devono avere la forza di proporsi con insistenza alle redazioni e ai lettori.
La passione per il cinema è fondamentale. Chi non stringe i denti e non scrive tutti giorni è perduto qualunque siano le sue ambizioni nel settore.

Programma del laboratorio
Giovedi 7 maggio 1500-1930 (Sala Oscar)

Panoramica editoriale
Generi e formati della critica
La recensione l’estinzione del formato medio

Venerdi 8 maggio 1500-1930 (Sala Oscar)

Esercitazione pratica
Critica cartacea e critica sul web
L’agenda del critico premi e festival

Ingresso a pagamento
Quota di partecipazione 60 euro
Riduzione 40 euro (per studenti e giornalisti con tesserino)
Per info e prenotazioni 3406895697; g.sedia@gmail.com

www.cra.na.it

In alto la locandina del corso

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