Al di l  delle apparenze, dei pregiudizi, dei luoghi comuni, c’è un modo di pensare e quindi di vivere che porta a scoprire nuove verit . La ricerca del vero è un percorso che può partire da una sollecitazione per arrivare alla rispondenza piena ed assoluta con la realt . Un impulso per scuotersi di dosso vecchi pregiudizi può arrivare, per esempio, dalla Rassegna Astra Doc, fino al 29 maggio al cinema Astra di via Mezzocannone, dove verranno proiettati film di registi giovani e non, internazionali e nazionali, per intraprendere un viaggio nel Cinema del reale.
A inaugurare la rassegna il giovane regista Sergio Panariello, classe 1982, con dodici anni di esperienza al suo attivo. Sergio nasce a Torre del Greco e si diploma al Liceo artistico di Napoli dove si appassiona alle videoinstallazioni che hanno la prerogativa di rendere sullo schermo la realt  voluta dall’artista. In seguito l’interesse per il teatro lo porta a rivestire il ruolo di direttore tecnico, frequenta poi la scuola per imparare a fare l’attore alla Bazzarra di Torre del Greco , ma ha gi  in mente un passaggio successivo, la regia.
Sergio vuole raccontare l’umanit  e le sue storie e individua nel cinema il suo mezzo elettivo di comunicazione. Alla Mediateca di Santa Sofia, struttura del Comune di Napoli a Forcella, che promuove iniziative formative nel campo cinematografico, Sergio partecipa a un corso propedeutico alla regia dei documentari, e poi frequenta uno stage con Indigo Film che ha prodotto ogni film di Paolo Sorrentino, compreso La grande bellezza, premio Oscar.
Il film, La guerra di Mario, lo vede come assistente alla regia a fianco di Antonio Capuano, regista, scenografo, pittore e titolare della cattedra di Scenografia all’Accademia delle Belle Arti di Napoli, ma soprattutto vivace intellettuale e persona semplice.
Dopo questa esperienza, quella che era una scintilla diventa una vera passione. Sergio vuole fare il regista e allora tutte le sue energie vanno in quella direzione, cura la regia di cortometraggi, documentari, film. Nonostante a Napoli le produzioni cinematografiche siano scarse, vi rimane, e vive con la citt  l’unico rapporto possibile, quello conflittuale.
Sviluppa molte collaborazioni, fino a quando viene intercettato da Figli del Bronx, societ  indipendente di produzione e post-produzione cinematografica e televisiva, attenta a prodotti a contenuto non propriamente commerciale e che presta particolare attenzione alle realt  emergenti e alle zone di confine.
Per il suo ultimo lavoro, Fuori Campo, presente nella Rassegna Astra Doc 2015, realizzato con le associazioni di promozione sociale Centro Mammut e OsservAzione finanziato da OSI ( Open Society Foundations ), Sergio viene chiamato alla realizzazione di un documentario da Figli del Bronx, per girare in quattro diverse realt , Firenze, Rovigo, Bolzano e Cosenza, raccontando la vita dei rom e facendo luce, in particolare, sui 150.000 che vivono nelle case -fuori dal campo appunto,-e che affrontano i problemi ordinari della vita.
La ricerca del vero non è un lavoro semplice, perch bisogna demolire forti stratificazioni culturali. E Sergio, con questo nuova testimonianza, ha dato il suo contributo, proponendo una condizione di vita, senza giudizio.

Nella foto in alto, la locandina del documentario "Fuori campo". In basso, tre immagini del regista Sergio Panariello

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