Lo scorso anno Napoli, crocevia di popoli, citt  bohemienne e gitana per tradizioni storiche e culturali, ha assistito all’esplosione di focolai di discriminazione e di odio, su base etnica, nella sua estrema periferia orientale, a Ponticelli, ove, dopo ripetuti atti di intolleranza, di palese discriminazione e di odio, la comunit  Rom ha subito lo sgombero definitivo del campo.
Napoli ha dunque dimenticato il suo proverbiale spirito di tolleranza, di accoglienza, di solidariet ? La risposta è no, se è vero che l’artista madrileno Santiago Serra ha scelto di esporre al Madre il suo nuovo progetto sui Rom e sull’ondata xenofoba che, alimentata dalla crisi economica, sta attraversando tutto l’Occidente. “Ponticelli” è il titolo della mostra (dal 16 maggio al 14 settembre 2009) che, partendo dai fatti di cronaca, mira a tradurre la realt  nel linguaggio artistico, con fotografie di rabbia e disperazione, che testimoniano l’epopea di un popolo sopravvissuto al genocidio nazista, ma non al revival dell’isteria collettiva contro l’immigrato, lo zingaro, il diverso.
Sierra Santiago con il suo progetto intende rompere il muro del silenzio e dell’indifferenza, e levare una voce di denuncia contro il razzismo, l’esclusione, l’emarginazione, l’asservimento, la xenofobia, mali che si insinuano nella societ  e minano le fondamenta della pacifica convivenza. Per l’autore Ponticelli non deve rimanere solo un fatto di cronaca ma deve essere un’occasione per riflettere, per scuotere le coscienze, per dire “MAI PIU'”.
L’arte non può risolvere problemi e tensioni, le cui cause richiedono mirate politiche di intervento, ma deve testimoniare ogniqualvolta c’è un attentato alla valore della vita e della dignit  dell’uomo.
Al Madre Santiago Serra propone due opere che hanno preparato la realizzazione del progetto QUEMA DE VIVIENDAS (ESCENA ENCONTRADA) e ESTUDIO FOTOGRFICO DE PONTICELLI, oltre la serie completa delle immagini del progetto pubblico DIENTES DE LOS LTIMOS GITANOS DE PONTICELLI, che per un mese (da met  maggio a met  giugno) occuper  numerosi spazi urbani normalmente adibiti alla pubblicit .
Le immagini più significative e toccanti rappresentano le dentature digrignanti di due famiglie Rom, ultime rimaste prima dello sgombero del campo di Ponticelli, che si sono prestate per realizzare l’opera. Parte integrante della mostra è un programma di video di recenti progetti dell’artista compreso LOS PENETRADOS, recentemente realizzato a Madrid sul tema del genere, il sesso e la razza. In occasione della mostra sar  realizzata una giornata di studio e di approfondimento sulla questione dei Rom, in particolare, e su quella dell’integrazione del diverso e dello straniero più in generale. All’incontro saranno invitati il collettivo Stalker, Nando Sigona uno dei fondatori di OsservAzione – Centro di ricerca e azione contro la discriminazione Rom e Sinti – e docente di Refugee Studies presso la Oxford Brookes University e City University (London), e rappresentanti delle associazioni e degli attivisti che si occupano dell’argomento, oltre all’Associazione Nazionale Opera Sinti e Rom.
La personale dell’artista madrileno è curata da Bartolomeo Pietromarchi ed è realizzata in collaborazione con la Prometeo Gallery di Ida Pisani.

Informazioni
Sede
Napoli, Museo Madre Via Settembrini, 79 Napoli
Informazioni e prenotazioni
Telefono 081 19313016
(luned domenica ore 10.00 20.00)
Orario
dal luned al venerd ore 10.00 21.00
sabato e domenica ore 10.00 24.00
Giorno di chiusura marted
Biglietti
Intero € 7.00
Ridotto € 3.50
Gratuito tutti i luned

Nelle foto, opere di Sierra per il Madre

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