«Esprimo il cordoglio mio personale, dell’amministrazione e della Città di Napoli per la fine terrena di Luigi De Filippo, grandissimo attore e regista, uomo di raffinata e profonda cultura. Figlio dell’immenso Peppino, con Luigi se ne va l’erede di una famiglia che è stata protagonista del teatro napoletano in tutto il mondo. Ai familiari di Luigi, che ho avuto l’onore di conoscere e apprezzarne anche la sua umanità e sensibilità, le condoglianze del popolo napoletano». Così il sindaco Luigi de Magistris commenta la scomparsa dell’ erede di una più celebri dinastie teatrali italiane, quella dei De Filippo.
Figlio di Peppino, è morto (a 87 anni) a Roma dove viveva e dove continuava a dedicare la propria vita al palcoscenico, andando in scena in quel teatro Parioli di cui era direttore artistico. Lì  ha proposto fino a metà gennaio l’ indimenticabile commedia , forse la più famosa,  scritta dallo zio Eduardo “Natale in casa Cipiello..
E ha commosso il pubblico per la sua immensità, malgrado fosse costretto a recitare dal letto nel primo atto e in carrozzella nel secondo e terzo. Una lunga carriera, la sua, che  comincia nel 1951 quando ha solo 21 anni. Qualche incursione  cinematografica e tanto teatro, autentica passione di tutta la sua vita.
In alto, un’immagine di Luigi De Filippo

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