Operetta Burlesca rappresenta, con quello che la stessa Emma Dante ha definito uno “spogliarello dell’anima”, la storia di Pietro.
Pietro è nato da genitori siciliani e vive ai piedi del Vesuvio. Pietro, che il padre vorrebbe al suo fianco nella gestione del distributore di benzina, viene attratto dalla professione poco virile di estetista. Pietro si dibatte tra una Madre comprensiva ed un Padre severo. Pietro ha un corpo di uomo ma si sente donna. Chiuso nella sua stanza si veste da donna, indossa scarpe con tacchi vertiginosi e balla. Il giorno di chiusura della pompa di benzina, il mercoled, dopo aver preso l’autobus e la Circumvesuviana, Pietro arriva a Napoli e vede la citt  partenopea come il Centro del mondo e luogo della Libert .
Pietro conosce l’Amore, almeno quello che gli sembra essere tale. Ma l’epilogo non sar  felice. Sar  un lento spegnersi della vita, dei colori e della gioia che sembravano aver finalmente riempito la vita del giovane. I sogni di Pietro si infrangono sulle scarpe, anch’esse tra gli oggetti cari alla regista che ritornano ancora una volta sulla scena, cos come i lustrini, i costumi sgargianti e la ballerina in tutù. Pietro ha perso, forse, la sua occasione di essere felice.

La sensazione, alla fine dello spettacolo, è che anche Operetta Burlesca sia un’occasione persa.

Il tema è senza dubbio di grande suggestione, ma Pietro non è Rosalinda Sprint e nemmeno è Jennifer. Nonostante gli echi rimandino a numerosi riferimenti dei quali abbiamo citato solo due tra i più significativi, la caratterizzazione di Pietro sembra a tratti abbozzata, laddove avrebbe meritato di essere trattata con maggiore incisivit . Strana ci è sembrata poi la scelta di fare del napoletano la lingua madre di Pietro. Un tentativo di rendere il suo isolamento anche linguistico rispetto invece alla lingua usata dai genitori? In realt  l’espediente narrativo rischia di rendere Pietro più macchietta che personaggio, fermo restando il taglio tragicomico delle sue vicende.
«Ho scritto questa storia perch spero che sulle unioni omosessuali l’Italia colmi il ritardo con l’Europa. Perch detesto la repressione del vero desiderio, del talento», scrive la Dante nelle note di regia. E siamo assolutamente d’accordo con le dichiarazione della regista.
La regia, firmata dalla stessa Emma Dante, che ha curato anche scene e costumi, è di buon livello e punta molto, come sempre, sulla fisicit . Brava Viola Carinci come alter ego femminile di Pietro e Roberto Galbo nelle vesti di Ciro, il grande amore di Pietro.
Francesco Guida è bravissimo nel doppio ruolo di Madre e Padre di Pietro. Carmine Maringola nel ruolo di Pietro offre una buona prova.

La sensazione è che Operetta Burlesca non riesca a essere pienamente quello che potrebbe. Come Pietro. Pietro che è una Donna.
E la cui gabbia non è solo quella della Famiglia e del Paesino, ma anche quella Teatrale, che invece avrebbe potuto essere la sua vera Libert .
“Operetta burlesca” sar  in scena al Teatro Bellini di Napoli in via Conte di Ruvo 14 (tel. 081 5491266) fino al 3 aprile 2016.

Nella foto, una scena dello spettacolo

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