Le mille luci della ribalta. La vitalit  della tradizione teatrale napoletana è testimoniata non solo dai successi degli attori celebri che monopolizzano i cartelloni dei teatri stabili e fanno il tutto esaurito al botteghino, ma anche e soprattutto dalle tante compagnie amatoriali protagoniste sullo spazio scenico partenopeo. Un piccolo gruppo di persone, unite dalla passione per il teatro, dedica il proprio tempo libero alla preparazione e messinscena di opere del repertorio classico napoletano, con il gradimento di un pubblico appassionato e attento. Ciascuno dei componenti la compagnia ha un proprio lavoro, ma non rinuncia alla realizzazione di un sogno poter recitare sulle tavole di un palcoscenico e scambiare la propria energia con quella del pubblico. Ogni sera lo spettacolo è diverso, perch diversa è la reazione delle persone che assistono.

“Recito da tanti anni, è stato sempre il mio sogno sin da piccola e, nonostante i miei genitori non mi abbiano permesso di frequentare una scuola teatrale, ho voluto comunque realizzarlo” ci racconta Carolina Mamone, che insieme ad alcuni amici ha formato la compagnia amatoriale “Il terzo millennio”, molto attiva a Napoli. “L’ultima commedia presentata al pubblico è stata “Sotto stò cielo blu”, in precedenza avevamo recitato in “Perch patreme è fijieme” di Giovanni Rescigno e nel nostro repertorio ci sono molti classici di De Filippo e Scarpetta”, continua la Mamone, che lavora come insegnante in una scuola napoletana.

“Siamo un gruppo di undici persone appassionate di teatro, abbiamo tutti un nostro lavoro e ci dedichiamo alla recitazione come hobby, ma anche per rendere omaggio alla grande tradizione del teatro napoletano”.

E il pubblico che segue i vostri spettacoli? “Molto variegato, che cambia atteggiamento a seconda della serata, magari nello spettacolo del venerd una determinata scena suscita reazioni diverse rispetto a quelle manifestate nelle repliche del sabato e della domenica. La magia del teatro è anche questa le emozioni che ne scaturiscono non sono mai le stesse.”

Per il prossimo futuro “Il terzo millennio” non ha ancora progetti ben definiti, “anche perch dobbiamo rivederci per decidere se portare in scena una commedia in tre atti, che richiede uno studio più approfondito, o qualcosa di diverso”.

di questi giorni la notizia che il festival del teatro a Napoli diventer  permanente, dopo il successo dell’edizione dello scorso anno. Per l’organizzazione del festival potrebbe essere l’occasione di dare spazio anche a compagnie amatoriali come “Il terzo millennio”, impegnate da tempo nella divulgazione del teatro napoletano.

Nella foto, la compagnia teatrale Terzo Millennio

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