Giochi di luce e di gladiatori si riflettono, dall’attigua sala della Meridiana, sul nucleo di armi da parata in bronzo,elmi, schinieri, scudi, lance, pugnali, tutti con preziosi decori a rilievo, messe in mostra al primo piano del museo archeologico di Napoli, da domani fino al 31 dicembre, con un esposizione “Il gladiatore” curata da Pietro Giovanni Guzzo soprintendente archeologo di Napoli e Pompei e Maria Rosaria Borriello direttore del Mann. E Pompei torna con “Ercolano.
Tre secoli di scoperte” a raccontare la storia romana quella dei combattimenti nel suo anfiteatro,(70 a.C.), che brulicava di pubblico ( 20000 spettatori), con armature provenienti dalla Caserma dei Gladiatori. Attraverso fonti antiche e raffigurazioni su mosaici e rilievi,nelle case e sulle tombe dei magistrati municipali (come il monumento
funerario di Lusius Storax da Amiternum), è stato possibile ricostruire una giornata in anfiteatro. le lotte gladiatorie quasi certamente, nacquero in Campania, ne è anche testimone una delle più antiche armature ritrovate,quella del samnes, il sannita.
Nella seconda sezione, in mostra decori con scene di combattimenti, vittorie,e trofei d’armi, sapientemente riprodotti.
Gli oggetti di uso comune riferiti ai gladiatori e ai loro combattimenti, esposti in mostra, sono testimonianza del grande interesse che gli spectacula suscitavano a Pompei, e nel mondo romano nell’ et  imperiale.
Di rilievo la pregiata guida alla mostra, con 40 suggestive immagini, pubblicata da Electa in italiano e inglese (48 pag.euro 10).

Nelle foto, due testimonianze della mostra dedicata al gladiatore

Tutti i giorni dalle 9 alle 19,30. Chiuso il marted;
Biglietto euro 10.
Per saperne di piùwww.electaweb.it

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