Spesso mi chiedo quanti di noi, di quel gruppo cos affiatato, di giovani tanto entusiasti, immaginavano che in quei giorni di un tempo ormai lontano iniziava una grande avventura, una straordinaria esperienza per tutti noi, e si muovevano i primi significativi passi per ciò che sarebbe stato il Servizio Educativo della Soprintendenza per Napoli.
Nel 1978 si chiamava ancora Sezione Didattica con una squadra che si è arricchita e professionalizzata negli anni, sempre al servizio della diffusione della cultura, ricca dello spirito che conserva ancora oggi.
Anche il mio percorso inizia nel 1978, ero in quella squadrae facevo volontariato per il progetto promosso da Rosaria Stazio, allora archeologa della Soprintendenza. Eravamo in pochi, cinque persone all’inizio, ma ci davamo da fare, tra museo e territorio (Pompei sempre caldissima, Cuma davvero irraggiungibile, ed Ercolano, la più comoda), con bambini e ragazzi tra nozioni di storia greca e romana, elementi di archeologia; poi laboratori, spettacoli di animazione, tantissime altre attivit  legate al mondo antico.
Uno dei primi progetti di didattica museale in Italia, all’epoca era portato avanti quasi solo da noi, e di questo siamo ancora molto orgogliosi.Solamente due anni dopo il nostro “Servizio” fu ufficializzato, e la crescita, lo sviluppo della Sezione Didattica, coincisero anche con il mio percorso di studi nel 1982 infatti mi laureai in Sociologia, con una tesi proprio sui musei e la didattica museale.
Per sedici anni la Sezione Didattica ha continuato ad organizzare laboratori e visite guidate sia alle collezioni del museo che sul territorio e incontri con i docenti. Fino al 1994. In quell’anno con de Gemmis a capo del Servizio Educativo, hanno inizio, non più solo per i docenti ma per tutti gli appassionati di archeologia e storia dell’arte, gli "Incontri di Archeologia", di cui proprio quest’anno festeggiamo la ventesima edizione, che diventano un nuovo importante progetto, un percorso attraverso il quale abbiamo cercato, e ancora oggi cerchiamo, di aprire gli spazi del Museo Nazionale e non solo, organizzando anche appuntamenti di poesia, teatro, danza, musica per la citt ; un continuo incontro tra l’arte e il territorio, sempre più proficuo e attento. Nel 2000 si presenta per me una nuova sfida, un nuovo inizio un percorso di specializzazione nella comunicazione e l’iscrizione all’albo dei giornalisti.
Il Servizio Educativo ormai si pone come obiettivo, oltre che la creazione e l’elaborazione di progetti didattici, anche la diffusione e la valorizzazione della cultura e degli eventi. una nuova strada da percorrere per promuovere, in diverse modalit  e in direzioni sempre più numerose, le iniziative che ancora oggi, come ieri, proponiamo.
Quest’anno, con la collaborazione degli stagisti delle varie Universit  che seguiamo nei loro percorsi di studi, abbiamo proposto ai visitatori del Museo un progetto, “ImmedesimArte” , partendo dagli ormai famosi “selfie”, e cos abbiamo preparato delle schede didattiche/illustrative con la storia di personaggi famosi Caracalla, Tiberio, Agrippina e molti altri che in prima persona raccontavano la loro storia, a volte tragica, a volte coraggiosa, altre volte misteriosa.
Poi invitavamo i visitatori a fotografarsi o farsi fotografare imitando l’espressione del personaggio prescelto e tenendo conto anche di ciò che avevano letto nella scheda, e infine chiedevamo loro di pubblicare le foto sulla pagina Facebook “Museo Archeologico di Napoli – Servizio Educativo” un modo, questo, per interagire anche virtualmente con i visitatori del Museo. stato divertente vedere come non solo i più giovani ma anche gli adulti, incuriositi dalle storie e dall’idea di assumere un’espressione in un certo senso “celebrativa”, si avvicinassero alle statue scoprendo qualcosa in più sulle tante importanti opere d’arte conservate nel Museo Archeologico di Napoli.

In foto, la locandina del progetto "ImmedesimArte”

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