Una tombola contro l’omofobia. Sabato 23 alle 21 e domenica 24 maggio alle 18 al Centro Teatro Spazio di San Giorgio a Cremano (via San Giorgio Vecchio n’ 23/31). In scena, “O vico, ‘o viento… ‘A tombola dei vasetti” (in basso, foto della locandina) . Atto unico scritto e diretto da Pasquale Ferro. La pièce inizia con una voce fuori campo. La tombola napoletana nacque nel 1734 malgrado il profondo disaccordo tra il re Carlo III di Borbone e il frate domenicano Gregorio Maria Rocco che riteneva tutti i giochi d’azzardo amorali e peccaminosi. Alla fine riusc a spuntarla il Re, ma a patto che nella settimana delle festivit  natalizie il gioco venisse sospeso per non distrarre i fedeli dalle preghiere.
Il popolo che non voleva rinunciare a giocare si organizzò in un altro modo i novanta numeri del lotto furono impressi su dei cilindretti di legno e racchiusi in un panariello di vimini con la forma di un "tumbolo" e gli stessi numeri furono disegnati su delle cartelle… Cos la fantasia popolana trasformò un gioco pubblico in un gioco a carattere familiare.
La tombola ebbe molto successo e si diffuse in tutto il Regno ma a Napoli in particolare si legò indissolubilmente con il suo popolo e con i suoi umori più profondi, dando origine a una tradizione molto amata che resiste ai colpi della modernit  e della globalizzazione.
Una volta si diceva «Andiamo nel basso da Pizzaiola a giocare la tombola», oggi invece «Andiamo al Bingo» ma sicuramente non è la stessa cosa. C’è meno contatto umano, meno aggregazione, va scomparendo ‘o vascio. Ma c’è ancora chi porta persino sulla scena teatrale l’amata "tumbulella", come Gino Curcione, il pioniere di "Scostumatissima Tombola" che da vent’anni riscuote successo di critica e pubblico, non solo in Italia.
E a recuperare questa tradizione è anche il duo delle Pupate show, composto da Carlo Ambrosio e Gennaro Gargiulo che al Centro Teatro Spazio interpreteranno rispettivamente Martirio e Cimiteria Loculo, madre e figlia, con incursioni nel linguaggio antico. La tombola napoletana ha tante mamme (il gioco del lotto, il vicolo, la famiglia) ma si nutre anche del mito, di tradizioni mistiche e esoteriche che si perdono nella notte dei tempi.

Martirio e Cimiteria si muoveranno sul palco allestito come un vero basso napoletano,
coinvolgendo il pubblico e invitando alcuni spettatori a salire tra loro. L’autore, Pasquale Ferro, ha voluto in scena un letto con una bambola per immergere il pubbliconell’atmosfera tipica del vascio, con la classica bambola n miezo ‘o lietto. Atmosfera sottolineata dalle musiche scelte si parte da Gilda Mignonette (foto in alto), passando per Maria Paris e Nunzia Marra. Uno spettacolo divertente che far  rivivere il passato. Le Pupate show lo porteranno nei teatri napoletani nel prossimo periodo natalizio.

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