“Questa non è una galleria” dalla negazione l’affermazione per descrivere uno spazio nuovo, attivo a Napoli, dal 10 gennaio. Si chiama “Ventre” e pur accogliendo gli artisti e le loro opere, si pone su un binario diverso rispetto alla semplice sede espositiva, come a dire oltre l’evento mondano del vernissage e il momento commerciale della vendita dell’opera c’è altro, incontro e riflessione prima di tutto, del resto ciò che distingue l’arte dall’estetica non è forse il contenuto oltre la forma?
Il progetto è di Stefano Taccone, la scommessa è dare vita a un luogo fisico in cui “la parola “arte” si tramuta in un’attitudine mentale da calare in ogni ambito del vissuto”. Attitudine dell’artista a dare forma al problema e creare cos il pretesto per discuterne collettivamente, non solo sul piano locale ma piuttosto globale, recuperando la dimensione comunitaria della realt  contemporanea, perch non esiste solo la questione “Napoli”.
Gi , infatti a ben vedere il focus mediatico su Partenope ben si presa a celare ben altri crimini, istituzionalizzati e globali. “Da un po’ di tempo a questa parte spiega Taccone tendiamo a identificare i problemi in base a ciò che i media ci vogliono far credere, dimenticando che l’agenda dei mezzi di comunicazione è montata ad arte per dare risalto ad alcuni fatti e gettare ombra su altri. Il movimento No global è riuscito per un periodo a spostare l’attenzione sulla dimensione mondiale della crisi economica, politica ed ambientale ma poi i riflettori si sono spenti e siamo tornati alla dimensione micro-politica”.
“Ventre” nasce per dare nuova vita alla rete extracittadina affinch l’appartenenza non diventi una zavorra ma al contrario un trampolino di lancio, ecco perch gli eventi culturali ospitati accosteranno sempre autori napoletani e ospiti di altre citt  alimentando l’inter-locuzione, il dialogo fra luoghi distanti che si scoprono vicini proprio nelle problematiche. Il primo progetto si chiama “Comincia Adesso!”, si articola in quattro tempi della durata di un mese e mezzo ciascuno la fase espositiva sar  sempre seguita da un incontro seminariale il cui scopo è mettere in rete artisti e attivisti e dare una nuova spinta all’intervento sul piano globale. Protagonisti quattro artisti con le loro quattro visioni del tempo contemporaneo, delle sue sfaccettature e dei problemi suggeriti al pubblico dall’opera d’arte che si fa pretesto di incontro e riflessione collettiva. Sono Michelangelo Consani di Livorno, Maria Vittoria Perrelli di Loreto e i napoletani Salvatore Manzi e Ur5o. “Ci saranno sempre- spiega Taccone- due ospiti napoletani e due provenienti da altre citt , perch vogliamo puntare i riflettori sulla dimensione globale della contemporaneit  e non solo sulla questione partenopea”.
Vari sono anche i supporti la fotografia è protagonista con Perrelli e il suo “archivio del dissenso” con scatti che raccontano la vitalit  della contestazione globale, dalla protesta di Seattle nel ’99 ad oggi; un video testimonia invece la performance di Salvatore Manzi che si muove lungo il perimetro di un terreno semi-abbandonato di Casalnuovo “è proprio di fronte a dove abito, non bisogna dimenticare i problemi a noi vicini, spiega l’artista e aggiunge “la performance si intitola “E’ lecito per un artista passeggiare di sabato?” e è un riferimento all’evangelo a cui mi sono avvicinato ultimamente e allo stesso tempo un momento di attenzione al sociale. Nel mio quartiere non ci sono spazi verdi o di aggregazione, questo terreno potrebbe essere restituito alla cittadinanza e invece resta l abbandonato”.
C’è poi l’istallazione-performance di Ur5o una gabbia protegge e imprigiona una donna che cerca di dipanare il filo di una matassa, è il groviglio di input che il “sistema” trasmette per spaventare l’individuo e renderlo inerte. Infine l’attenzione all’ambiente e la denuncia verso un ostinato sistema di crescita produttiva il video di Michelangelo Consani mostra una cicala gigante che respira vistosamente, la natura è viva ma occorre rispettarla affinch la vita continui.
Vari dunque gli spunti e non finisce qui in occasione della chiusura della mostra, il 15 febbraio, un incontro-dibattito servir  a proseguire il corso della riflessione e si spera -a trasformare la denuncia in azione.

Nelle foto, alcune opere dell’artista

“Comincia adesso #1” dal 10 gennaio 2009 al 15 febbraio 2009 su appuntamento
Ventre, Largo Tarsia 6, Napoli
Info +39 3203560239 +39 3383251446
Inaugurazione sabato 10 gennaio ore 18,3022,30

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