Antonella Cilento e Antonio Franchini chiudono gli incontri sul dialetto. Saranno loro i protagonisti dell’ultimo appuntamento con il progetto curato dal Comitato scientifico per la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano, istituito dalla Regione Campania, e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano.
Lunedì 19 maggio, alle 16, nella Sala Comencini del Musap- Museo Artistico Politecnico di Napoli in piazza Trieste e Trento (palazzo Zapata) sarà messa a fuoco la narrativa collegata alla lingua partenopea.
Nunzio Ruggiero, docente di letteratura italiana contemporanea all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, introdurrà la conversazione tra l’uso del dialetto e la costruzione del romanzo contemporaneo nelle due varianti di forma e di genere: il romanzo storico (“La Babilonese” di Antonella Cilento) e quello autobiografico (“Il fuoco che ti porti dentro” di Antonio Franchini).
Spiega Ruggiero:   «Parleremo delle variazioni d’uso del dialetto nei dialoghi, tra italiano standard, italiano regionale e vernacolo stretto; e della ricerca degli effetti di contrasto tra i diversi registri espressivi, con attenzione prevalente alla tradizione orale ai suoi diversi livelli: dalle filastrocche alle ingiurie». 

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