Notizia di pochi giorni fa vuole De Magistris e l’assessore alla viabilit  indagati per attentato alla sicurezza stradale e l’indignazione sarebbe quasi scontata per la risposta data dal primo cittadino “Mi hanno consegnato un ente in dissesto finanziario”. Sarebbe scontata, ma non lo è affatto perch basta ricordare che De Magistris è il primo cittadino di Napoli, e che a franare nella capitale campana non è solo il manto stradale. La riviera di Chiaia e la Citt  della Scienza non sono solo ricordi vivi nella memoria di chi ha visto la sua citt  letteralmente crollare, ma resti ancora presenti su un territorio martoriato da malavita e sciacallaggio politico che diventano un monito per la cittadinanza
Napoli è una promessa mai mantenuta. Eppure esiste chi non solo è ancora disposto a credere che per Napoli sia possibile un futuro diverso, ma a caricarsi sulle spalle la responsabilit  di realizzarlo. E’ il caso della rete fittissima creatasi tra alcune associazioni partenopee per immaginare insieme quanto possa essere diversa la citt  del sole e del mare. “Inventa la tua citt  ecocompatibile La sostenibilit  come stile Premio Citt  Futuro”, è un concorso ideato e promosso dal portare green “NeWage” in collaborazione con Libera Informazione Flegrea, che coinvolge associazioni tra le quali ricordiamo Ambiente&Ambienti, Comitato Organizzatore Volla Music Music Festival, Associazione ePress e tra le altre l’ultima arrivata il museo del sottosuolo.
La compartecipazione è tutt’altro che casuale. Il concorso si pone l’obiettivo di valorizzare l’eccellenza cittadina e campana – destinando alcuni fondi alla ricostruzione del polo della Citt  della Scienza – la fruibilit  della cultura per disabili sensoriali grazie a tutte le forme possibili d’arte dalla scultura alla pittura, passando per la fotografia arrivando al corto e alla letteratura. Non è casuale perch basta ricordare che il museo del sottosuolo è coinvolto in un progetto dal respiro nazionale come “Diversamente Speleo”, importante realt  che si occupa della fruibilit  del sottosuolo italiano per i diversamente abili. Il messaggio sembra chiaro per ricostruire e farlo con criterio bisogna partire dalle fondamenta della citt , che troppo spesso nel corso della storia hanno pagato i dissesti di un patrimonio che alla luce del sole sembra sgretolarsi. Eppure grazie a questa giovane realt , nata nel 2004 grazie al presidente del Centro Speleologico Meridionale, Clemente Esposito e all’associazione “La macchina del tempo”, il ventre di Napoli sembra rifiorire dando una spinta decisiva per la ricostruzione.
La storia di questa perla incastonata nel cuore di piazza Cavour è quella di chi lotta tra le difficolt  burocratiche e sociali di una citt  che non concede una seconda occasione. La riqualificazione attenta e ispirata di questi luoghi ha portato all’apertura del museo del sottosuolo, gestito oggi interamente dall’associazione de “La Macchina del Tempo” e dal suo presidente Luca Cuttitta. Il riallestimento di cui questo team si è fatto carico è uno dei più innovativi che si possano trovare nel Meridione veri e propri percorsi speleologici con esperti uniti a corsi di formazione, una sala multimediale dotata di tecnologia 3D che aiuta a disegnare un percorso costruito grazie all’utilizzo di foto stereoscopiche.
L’opportunit  data ai cittadini è di quelle importanti. Si tratta di riscoprire un frammento della propria storia, di visitare uno dei 400 ricoveri antiaerei dell’UNPA, di scendere 25 metri sottoterra per un vero e proprio viaggio nel tempo. Grazie alla tenacia di un team composto da esperti del settore, volontari e studenti di geologia e archeologia il museo del sottosuolo riesce nei suoi orari d’apertura a dare respiro a una realt  sofferente.
Il loro infatti è un progetto che gi  fa rete. Ogni week-end, grazie agli eventi a 360 organizzati dal museo che dal 2011 ha registrato una netta crescita, i commercianti del quartiere hanno la possibilit  di sfruttare questa importante e suggestiva vetrina per attrarre clienti e favorire lo sviluppo territoriale. Il ventre di Napoli sembra davvero il futuro, e proprio al futuro intende parlare.
Tra i progetti di punta troviamo infatti l’attenzione alla divulgazione didattica nelle scuole e quindi tra i ragazzi di questo patrimonio inestimabile. Un rapporto che si sviluppa con metodi all’avanguardia, fornendo strumenti di ultima generazione, portandoli nelle scuole, come “il buio in 3D” in collaborazione con il gruppo di Speleo-fotografi internazionale “Le Saile” , per introdurre i ragazzi nel mondo del sottosuolo non solo partenopeo. Nella speranza ma noi osiamo definirla certezza che i ragazzi possano scoprire questo mondo affascinante, la macchina del tempo costruisce dei veri e propri simulatori speleologici, guidando i ragazzi in grotte di cartone per immaginare quello che domani non è detto debba restare solo un sogno nel cassetto, o un’esperienza isolata.
Tra vecchi acquedotti, ipogei greci e cave di tufo t            6                 è« «    oè  á«sptBLlibrineBlinkBBd dBd d«BpGBB«7Be«BEBBèMODEBHlèNOèBB» OJBe
BtnBBBBRpeBKKKBYBBTBB DBeSrova spazio anche la cultura teatrale.
Per chi stentasse a credere che un gioiello cos prezioso si trovi proprio nel cuore del centro storico napoletano, il primo appuntamento utile è per domenica 12 maggio alle 19.00 con “Babel012”, un viaggio nella storia del mito greco di Francesco Puccio. Una vera e propria torre di Babele che racchiude al suo interno figure mitologiche a cui tanto la cultura occidentale deve, e che si presenta soltanto come un assaggio. Il 31 infatti, lo stesso Francesco Puccio questa volta con una performance poetico musicale, “Belli e Dannati”, ispirata all’atmosfera dell’american dream, rinnova l’incontro con il museo del sottosuolo. Non resta che cogliere l’opportunit  che i ragazzi de “La Macchina del Tempo” danno a tutta la citt  di vedere Napoli sotto una nuova luce. In tutti i sensi.

Per saperne di più
www.ilmuseodelsottosuolo.com

info@ilmuseodelsottosuolo.com

Piazza Cavour 140, Napoli
Recapito telefonico 331-2086848
Aperto il week end

Nelle foto, cunicoli del museo sotterraneo con luce naturale (in alto); in basso, giochi di luce e crisateli anturali nelle teche

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