La Biblioteca dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, il cui patrimonio è catalogato nel Sistema Bibliotecario Nazionale, è stata recentemente dedicata alla memoria di Anna Caputi, sua storica curatrice, che ne rilanciò l’organizzazione e la gestione negli anni ’70 del secolo trascorso. La sua istituzione risale probabilmente al 1752, come l’Accademia stessa, sebbene non se ne faccia esplicita menzione fino al 1849, come risulta dai documenti presenti nell’archivio storico dell’Istituzione.

Attualmente, la Biblioteca possiede più di 23.500 volumi.
Il fondo antico è costituito da pubblicazioni sulla storia dell’arte, l’arte decorativa, l’arte industriale, l’anatomia artistica, il disegno, la chimica e la geometria. Particolarmente interessante la documentazione sulla storia dell’Accademia, sul suo ruolo all’interno della societ  meridionale, sulla storia dei suoi docenti, dei suoi iscritti, delle materie insegnate e degli artisti napoletani, che a vario titolo ebbero contatti con l’Istituzione.

Si tratta di varie tipologie di pubblicazioni
gli albi accademici, gli atti, i concorsi e le premiazioni, i cataloghi delle esposizioni, i discorsi inaugurali degli anni accademici, le memorie, i rendiconti, gli statuti, i Regi decreti, le relazioni. Tra i documenti di pregio vanno ricordati i volumi calcografici di Giuseppe Volpato, Raffaello Morghen, John Flaxman, William Wilkins e Francesco Alvino, le splendide cromolitografie di Anton Seder e i pregevoli volumi su Pompei di Mazois e dei fratelli Niccolini.

Dagli anni cinquanta, la politica degli acquisti ha privilegiato l’orientamento didattico e le acquisizioni sono state, quindi, afferenti alle discipline teorico-storico-artistiche insegnate in Accademia.
Il patrimonio si è notevolmente arricchito grazie anche alle generose donazioni ricevute negli ultimi anni. In particolare le donazione di Giovanni Girosi, di Arturo Fittipaldi, di Nicola Spinosa, di Luciana Serra Sarengo, di Angela Tecce e Lucio Turchetta, di Marco Di Capua e Lea Mattarella, le donazioni di prestigiose istituzioni napoletane come l’Istituto italiano per gli studi filosofici, l’Istituto per la storia del pensiero filosofico del CNR e la Biblioteca della Facolt  di Architettura.

Rientra tra gli obiettivi della Biblioteca “Anna Caputi”, come tra quelli di ogni istituzione volta alla tutela del patrimonio, quello della valorizzazione dello stesso non c’è infatti possibilit  di reale tutela senza valorizzazione.
A questo scopo, la Biblioteca, da due anni è coinvolta nell’iniziativa "Donne ad Arte" curata da Maria Cristina Antonini e di recente si è dedicata alla produzione di una mostra, patrocinata da Expo 2015, e di un catalogo, curati dalle sue bibliotecarie Barbara Costantino e Manuela D’Agostino, sul tema delle Grandi Esposizioni. La realizzazione di questo evento ha permesso non solo di mostrare una parte, per quanto piccola, dei tesori documentali presenti nella Biblioteca, ma anche di stimolare, con visite guidate, le capacit  percettive e visive degli studenti, affinch sviluppino la consapevolezza di una lettura critica dell’immaginario visivo, oltre che di osservazione e interpretazione del bene bibliografico e allo stesso tempo l’evento ha rinnovato il legame sinergico con la Biblioteca Nazionale di Napoli, che ha prestato preziosi volumi e ha collaborato nella redazione del catalogo.

*Biblioteca Accademia di Belle Arti

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