Arte e cultura per combattere la violenza contro le donne. Da oggi, sabato 22 fino a sabato 29 novembre la direzione regionale Musei nazionali Campania promuove una serie di iniziative culturali per sensibilizzare e stimolare una riflessione condivisa su un tema di drammatica attualità.
Attraverso incontri, mostre, performance e momenti di confronto aperti ai visitatori dei musei, il programma intende dare voce alle esperienze, favorire la consapevolezza e ribadire l’impegno collettivo nella prevenzione e nel contrasto di ogni forma di abuso.
Si comincia al Museo archeologico nazionale del Sannio caudino, dove alle 17 nella sala del loggiato sarà inaugurata la mostra fotografica “Per Lei” del fotografo Michele Stanzione.
Con sguardo poetico e rigoroso, Stanzione racconta la femminilità non attraverso i volti, ma tramite forme, luci e atmosfere che evocano presenza, memoria e rinascita. Ogni immagine diventa un atto di gratitudine, un gesto di rispetto verso quella parte del mondo che genera, accoglie e resiste: «Ogni fotografia è nata pensando a una donna, non una in particolare, ma a tutte. È un modo per dire grazie, per restituire bellezza a ciò che troppo spesso viene ferito o dimenticato».
L’esposizione, nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla cultura della non-violenza e del rispetto, sottolinea il ruolo dell’arte come strumento di riflessione, empatia e consapevolezza collettiva. Organizzata dal Museo con il patrocinio del Comune di Montesarchio, sarà allestita fino al 19 gennaio 2026 (la visita è compresa nel biglietto di ingresso.
Martedì 25 novembre 2025, l’Anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere (foto) per un’ora, dalle 18, al crepuscolo si tingerà di arancione: un gesto simbolico che è anche un importante momento di riflessione collettiva. Il colore simbolo della sensibilizzazione e dell’impegno contro ogni forma di abuso e discriminazione sarà l’elemento portante di un’iniziativa che unirà la forza della cultura e la sensibilità del volontariato femminile in un messaggio comune: “Basta silenzio. Accendiamo il rispetto”. Nel corso dell’evento prenderanno la parola la direttrice del Museo archeologico nazionale dell’antica Capua, dell’Anfiteatro e del Mitreo, Antonella Tomeo, la presidente Inner Wheel Capua Antica e Nova-Caserta, Silvia Adinolfi, l’assessore alla Cultura del Comune di Santa Maria Capua Vetere, Anna Maria Ferriero, la past president provinciale Cif Caserta, Elena Spina, e la presidente Fidapa BPF Italy Sezione di Caserta, Rachele Cantelli, impegnate in attività di solidarietà e di promozione sociale, per sottolineare come la cultura possa fortemente sensibilizzare al cambiamento e all’educazione al rispetto, alla parità di genere e alla tutela dei diritti delle donne.
Sempre martedì 25, a Benevento, il Teatro Romano di Benevento, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Benevento e il CESVOLAB-CSV Irpinia Sannio ETS, organizza, nel quadro delle iniziative previste sul territorio, una manifestazione rivolta soprattutto al mondo della scuola, per sensibilizzare e creare maggiore consapevolezza sui comportamenti e atteggiamenti violenti, favorendo un’azione di prevenzione insieme con la scuola, e promuovere la cultura della non-violenza.
Venerdì 28 novembre al Museo archeologico nazionale di Pontecagnano prosegue l’impegno assunto in questi anni nella diffusione della cultura del rispetto e della libertà contro ogni forma di violenza di genere con un’apertura straordinaria serale dedicata all’evento “I volti dell’Amore tra mito, danza e parole”.
L’iniziativa, organizzata in collaborazione con Borderline danza, declina le tematiche legate a questa grave emergenza sociale attraverso i messaggi dell’arte, della musica, della danza e della letteratura, capaci di trasmettere una visione delle relazioni e dei rapporti sentimentali libera da stereotipi di genere e da contrapposizioni tra i ruoli
Tra le proposte, il percorso espositivo “Mitiche!” condurrà i visitatori alla scoperta di reperti abitualmente conservati nei depositi, che, attraverso la raffigurazione di dee e figure mitologiche, riflettono modelli femminili di emancipazione, libertà e non conformità di genere, noti fin dall’antichità.
Si chiude sabato 29 novembre alle 17 al Museo archeologico nazionale di Eboli (ingresso gratuito) che con l’associazione “I Cantori di San Lorenzo” presenta lo spettacolo “Clitennestra o del crimine”, incentrato sull’omonimo monologo di Marguerite Yourcenar, tratto dalla raccolta Fuochi, e interpretato dall’attrice Biancarosa Di Ruocco, che ne ha curato anche la regia.
Il testo, ispirandosi alla tragedia greca Agamennone di Eschilo, reinterpreta la storia di Clitennestra, regina di Micene e assassina di suo marito Agamennone, trasportandola in un contesto contemporaneo, dove l’eroina deve difendersi in un tribunale, scavando nel profondo del personaggio e nelle motivazioni del suo atto.
Clitennestra viene così presentata non solo come una criminale ma anche come vittima di una violenza, che si ribella al ruolo a cui la storia l’ha condannata. Il testo esplora i temi della violenza subita, della vendetta, dell’amore e del prezzo da pagare per le proprie azioni, fornendo spunti di riflessione quanto mai attuali nell’ottica della sensibilizzazione sul tema della violenza di genere.







