Accademia di belle arti/ Tornano (restaurati) i leoni di Tommaso Solari. Un intervento sostenuto dal Lions Club Napoli Lamont Young

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Tornano a casa, i leoni.E qualcuno, di passaggio, rivedendoli dopo sette mesi di assenza, li accarezza. Lì in largo Nanni Loy alle spalle di via Costantinopoli, in pieno centro storico.
Le due opere di Tommaso Solari (genio ottocentesco dell scultura dimenticato) riprendono il loro posto all’ ingresso dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, scrupolosamente restaurati secondo un progetto di studio, conservazione e restauro tra ricerca scientifica, didattica e collaborazione istituzionale.
L’iniziativa parte dall’avvocato Antonino Magliulo, componente del Consiglio di amministrazione della struttura accademica in accordo con di concerto con la presidente Rosita Marchese e il direttore Giuseppe Gaeta, sostenuta dal Lions Club Napoli Lamont Young (presieduto proprio da Magliulo) , con il quale l’Accademia ha sottoscritto un protocollo d’intesa.
Da anni impegnato nella tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e morale della città, il Lions Club ha attivato nel dicembre 2024 una raccolta fondi, sostenuta da numerosi partner e amici, in gran parte destinata al ripristino delle due opere (foto).
Spiega Magliulo: «Penso che sia un dovere morale per associazioni come la nostra contribuire al recupero dell’enorme patrimonio artistico e culturale della città di Napoli, Il ritorno dei Leoni di Tommaso Solari all’Accademia di Belle Arti di Napoli rappresenta per noi Lions un simbolo potente: la forza della comunità che si unisce per custodire e valorizzare il proprio patrimonio. La bellezza e la memoria storica sono patrimoni collettivi da tutelare e tramandare alle generazioni future: il nostro è un segnale di responsabilità civica, in linea con i valori lionistici di servizio, solidarietà e partecipazione. La collaborazione tra istituzioni, cittadini e associazioni è la prova che la cultura può favorire coesione sociale e crescita morale. Questi Leoni adesso riprendono soprattutto a parlare alla città, ricordandoci che il patrimonio non è un’eredità da contemplare, ma un impegno da condividere»,
Fondamentale in questo intervento il prezioso contributo della professoressa Federica De Rosa, delegata alla tutela del patrimonio dell’Accademia, con la collaborazione della professoressa Paola Fiore, delegata alla manutenzione.
Dal 2018 a oggi i Leoni sono stati sottoposti a un costante monitoraggio conservativo, finalizzato allo studio della statica attraverso indagini conoscitive sulla struttura interna e sul decadimento del materiale costitutivo.
Le attività sono state condotte dalla Scuola di restauro dell’Accademia, con la docente restauratrice Merj Nesi, insieme con il fonditore e docente Antonio Del Giudice. Il lavoro è stato eseguito è stato eseguito sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, presso la Fonderia Nolana, dalla professoressa Merj Nesi con Antonio Del Giudice e il coordinamento della professoressa Federica De Rosa.
Presto prenderà avvio una nuova fase di restauro. Nell’ambito delle attività didattiche della Scuola di Restauro dell’Accademia, si concluderà con interventi di pulitura e restauro dei basamenti e della facciata. Il cantiere en plein air costituirà un’occasione di sensibilizzazione della cittadinanza al rispetto, alla cura e al decoro dei monumenti pubblici, trasformando l’intervento conservativo in un momento di restituzione e condivisione con la città.

Academy of Fine Arts/ Tommaso Solari’s lions return (restored). A project supported by the Lions Club Napoli Lamont Young

The lions returned home. And someone passing by, seeing them again after seven months of absence, caressed them. There, in Largo Nanni Loy behind Via Costantinopoli, right in the historic centre.
The two works by Tommaso Solari (a forgotten 19th-century genius of sculpture) are back in their place at the entrance to the Academy of Fine Arts in Naples, meticulously restored according to a study, conservation and restoration project involving scientific research, education and institutional collaboration.


The initiative was launched by Antonino Magliulo, a member of the academy’s board of directors, in agreement with president Rosita Marchese and director Giuseppe Gaeta, and supported by the Lions Club Napoli Lamont Young (chaired by Magliulo himself), with which the Academy has signed a memorandum of understanding.
Committed for years to the protection and enhancement of the city’s artistic and moral heritage, the Lions Club launched a fundraising campaign in December 2024, supported by many partners and friends, largely intended for the restoration of the two works (photos).
Magliulo explains: “I believe it is a moral duty for associations such as ours to contribute to the restoration of the enormous artistic and cultural heritage of the city of Naples. The return of Tommaso Solari’s lions to the Academy of Fine Arts in Naples represents a powerful symbol for us Lions: the strength of the community coming together to preserve and enhance its heritage. Beauty and historical memory are collective assets to be protected and passed on to future generations: ours is a sign of civic responsibility, in line with the Lions’ values of service, solidarity and participation. The collaboration between institutions, citizens and associations is proof that culture can promote social cohesion and moral growth. These lions now resume their dialogue with the city, reminding us that heritage is not a legacy to be contemplated, but a commitment to be shared.
The valuable contribution of Professor Federica De Rosa, delegate for the protection of the Academy’s heritage, with the collaboration of Professor Paola Fiore, delegate for maintenance, was fundamental to the project.
Since 2018, the lions have been subject to constant conservation monitoring, aimed at studying their statics through investigations into their internal structure and the decay of their constituent material.
The activities were carried out by the Academy’s School of Restoration, with restoration teacher Merj Nesi, together with foundryman and teacher Antonio Del Giudice. The work was carried out under the supervision of the Superintendence of Archaeology, Fine Arts and Landscape for the Municipality of Naples, at the Nolana Foundry, by Professor Merj Nesi with Antonio Del Giudice and the coordination of Professor Federica De Rosa.
A new phase of restoration will soon begin. As part of the educational activities of the Academy’s School of Restoration, it will conclude with the cleaning and restoration of the bases and façade. The open-air worksite will be an opportunity to raise public awareness of the importance of respecting, caring for and decorating public monuments, transforming the conservation effort into a moment of restitution and sharing with the city.

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