Nove artisti italiani. S’intitola semplicemente così la mostra che Area24space inaugura venerdì 11 marzo alle 17 e che potrà essere visitata fino al 10 aprile. Una collettiva di autori differenti tra loro, uniti, tuttavia, da una lunga e costante dedizione alle arti visive. Tra loro, solo due donne, Pina Della Rossa e Stefania Sabatino.
Pina è un’artista napoletana dal solido impegno civile: la lotta contro la violenza sulle donne è un centro di gravità permanente della sua creatività. Sguardo fiero e gentile, Pina, che è anche docente di storia dell’arte, dagli anni ’80, attraverso la fotografia, i video, la pittura e le installazioni, indaga il rapporto tra Identità e Corpo, Memoria e Materia. Le sue opere figurano in collezioni private ma anche pubbliche come quella del Museo Madre di Napoli. Molte sono le mostre internazionali cui ha preso parte, al fianco di artisti come Araki, Nagasawa, Oppenheim, Vettor Pisani, Spoerri.
Anche la partenopea Stefania Sabatino insegna storia dell’arte insieme al disegno, passeggiando in un microcosmo multimediale, tra pittura, design, installazione, performance e video arte. Concentrandosi sulla persona che scruta in ogni dettaglio. Le sue opere sono in molte collezioni, tra cui la Pinacoteca provinciale di Salerno, Museo “Stanislao Kuckiewicz” Castel di Sangro, Museo mineralogico campano di Vico Equense, Collezione Villa Aprile ad Ercolano Napoli, Collezione “Segni” Torino.
Napoletano pure Luigi Auriemma, classe 1961, fondatore e coordinatore della rivista d’arte Leonarda. Non rinuncia mai alla parola che dipinge persino sul vetro. Tra le esposizioni collettive e personali più importanti ricordiamo “Corpus Carsico”, Certosa di San Giacomo (Capri), “Per-formare una collezione”, Museo Madre (Napoli), “Cryptica”, Museo del Sottosuolo (Napoli), “Diogene”, Mann (Museo archeologico aazionale di Napoli), “Cendre” al Museo del Sottosuolo (Napoli), “Ipotesi arte giovane” Flash Art Milano.
Nasce nel 1955, a Nola, ma vive e lavora a Napoli Antonio Barbagallo che si inserisce nel solco dell’astratto informale, recuperando il passato e le sue schegge. Tra le mostre, nel 2003 la Biennale del Mediterraneo a Pertosa (a cura di Andrea Iovino) e “Struttura-Oggetto” presso la Reggia di Caserta e il Belvedere di S. Leucio, nel 2011 la 54° Biennale di Venezia, nel 2017 e nel 2019 espone al Pan. Sua l’opera monumentale in Puglia, costruita con cemento armato e pietre, dal titolo “Semita aspera”.
Di San Giuseppe vesuviano, il cinquantenne Prisco De Vivo, pittore, scultore, designer, poeta. Dal ’98 collabora con la Galleria Mimmo Scognamiglio di Napoli che porta il suo lavoro ad Arte Fiera, Art-Cologne e Art-Brussels. Nella sua ricerca pù recente, si concentra sull’immagine femminile come Spose 2004-2006, Poetesse 2008-2009, Apparizioni 2011-2012, Volti di donna 2008-2013, Fiori luminosi 2014.
Proviene dal Casertano Giuseppe Di Guida, nato a Lusciano nel 1955. Dal 2015 si fa promotore d’immersioni artistiche nell’ex Manicomio di Aversa, dove c’ il Museo della Follia. Numerose le mostre personali e collettive che l’artista ha orgaizzato a partire da “Disegno Campania” 1988 a cura di Enrico Crispolti, tenutasi a Morcone (BN) e “La provincia e l’impero” a cura di M. Crescentini, Trentola, Orvieto, Paliano, del1989, “I colori del libro” Palazzo ducale di Lusciano, Galassia Gutemberg Napoli 1998.
Di Scafati Luigi Pagano (1963) che utilizza catrami ma anche combustioni su lamiera creando una dimensione dalla precisa identità. Troviamo i suoi lavori in importanti collezioni pubbliche e private italiane ed estere tra cui quella permanente Museo Frac, Baronissi (Salerno), del museo di arte moderna di Hangzou (Cina) e del Museo del Novecento di Castel Sant’Elmo a Napoli.
Allievo di Mario Persico al liceo artistico partenopeo negli anni settanta, EnzPalumbo. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove oggi insegna. Tra le sue esposizioni, “Di natura personale” Campanile di Saviano Napoli, 2017, “Del tuono del lampo ed altre metamorfosi” (Palazzo delle Arti di Napoli) 2018, Installazione permanente “Tracce di rissa” presso la metropolitana di Scampia a cura della Fondazione Plart.
Infine, Felix Policastro che ha visto la luce, invece, in Venezuela nel 1961, ma è il Vesuvio a illuminarlo nella sua ricerca artistica. Dove al centro pone un rapporto intellettuale tra uomo e natura. Tra l’altro, nel giugno del 2010 presenta “Notext” negli spazi del Museo Plart di Napoli e partecipa alla 54 Biennale di Venezia.
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Area24space – via Ferrara 4(angolo Corso Novara a 300 mt dalla Stazione Centrale FS)Tel. 3396495904   E-mail: area24@adrart.it – www.adrart.it
ORARIO:  Solo per appuntamento. Festivi chiuso

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