Una stella nel firmamento della danza, accompagnata da tante stelle altrettanto luccicanti e belle che non si sa dove guardare. Il Gala per l’Unicef, voluto dall’toile Roberto Bolle nella splendida Arena Flegrea, è stato un omaggio alla danza davvero indimenticabile. Uno splendido pubblico ha riempito la maestosa Arena e ha accolto, con il calore di sempre, il neo eletto Principal, primo ballerino dell’American Ballet di New York insieme con gli altri bravissimi partner. Il programma, intenso e vivace allo stesso tempo, ha tenuto tutti desti e assorti per tutte le due ore di spettacolo senza intervallo, durante le quali siamo rimasti davvero senza fiato, cos come ci era stato anticipato. Un susseguirsi serrato di coreografie durante le quali la perfezione dei corpi, accompagnata dall’armonia dei movimenti, ha regalato al pubblico emozioni intense e profonde.

La serata è stata aperta dall’Arlsienne di Bizet nella quale Roberto Bolle è stato accompagnato dall’elegante Vivette interpretata da Isabelle Ciaravola toile de l’Opra de Paris. Un crescendo di applausi ha accompagnato due bellissimi Conrad e Medora in Le Corsaire interpretato dai bravissimi Beatrice Knop e Dimitry Semionov, primi ballerini dello Staatsballet di Berlino. La musica di Pachelbel e Otto Bubenček nel celebre Canone hanno fatto da sfondo ad uno spettacolare passo a tre. Insieme con Bolle si sono esibiti l’armeno Vahe Martirosyan dello Zücher Ballet di Zurigo e Claudio Cangialosi del Dresden Semperoper Ballet. Altrettanto bravi i due giovanissimi ballerini Antonella Albano e Mich Zeni nel passo a due di Kin. Una piacevole novit  per il pubblico napoletano è stata la ballerina coreana Sue Jin Kang che si è esibita con Filip Barankiewicz nel passo a due dell’Onegin sulla coreografia di John Cranko e con Roberto Bolle nello spiritoso finale de Le Grand Pas de Deux di Christian Spuck. Un dissacrante Le Bourrgeois su musiche di Jacques Brel e l’interpretazione del passo Caravaggio, coreografia di Mauro Bigonzetti sulle musiche di Monteverdi, interpretato da Knop e Semionov hanno mandato il pubblico in delirio. Le sapenti luci e il naturale sfondo dell’Arena hanno fatto il resto.

Tra i numerosi meriti del ballerino che, come ha osservato la presentatrice dello spettacolo, tutto il mondo ci invidia, c’è di sicuro quello di unire intorno a s talenti di consolidata fama, insieme con giovani promesse della danza internazionale, affiancandosi a loro con grande umilt  e senza protagonismi. Roberto Bolle ha fatto della danza una mission esclusiva, sapendo cogliere in essa le mille opportunit  che quest’arte può regalare. Il suo successo ha avvicinato moltissimi al mondo della danza e il numero degli spettatori lo dimostra; si aggiunga, poi, lo scopo umanitario che anima l’artista, che è stato insignito del titolo di “Ambasciatore di Buona Volont ” per l’Unicef. Bolle dimostra ogni giorno, lontano dalle logiche che esaltano le apparenze e i facili successi, che solo con l’impegno e la passione, oltre che con il sacrificio, si possono raggiungere dei risultati. Elementi che danno, alla consolidata bravura di un artista che è gi  all’apice di una brillante carriera, un valore aggiunto che affascinerebbe chiunque. Sperando in un bis il pubblico in piedi felicissimo ha applaudito, salutando i ballerini e ringraziando Roberto per il suo impegno e per le meraviglie della danza che ci ha regalato.

Nelle foto, Roberto Bolle

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