Diario di uno sciopero/ Anche il Montale di Scampia in piazza: studenti e docenti per la Palestina libera. Se il cambiamento comincia dalla periferia

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Napoli, 22 settembre 2025 – Una giornata intensa e carica di significato ha attraversato l’Italia lunedì 22 settembre, in occasione dello sciopero generale nazionale indetto in solidarietà con la popolazione palestinese e a sostegno della Global Sumud Flotilla, iniziativa internazionale per rompere l’assedio a Gaza e riaffermare i diritti umani del popolo palestinese.
Lo sciopero ha coinvolto numerosi settori, dai trasporti all’istruzione, con un’adesione massiccia nelle principali città italiane. A Napoli, migliaia di persone si sono radunate sin dalle prime ore del mattino in piazza Garibaldi, dando vita a un corteo colorato, partecipato e determinato, che ha attraversato il centro cittadino portando in strada le istanze della solidarietà internazionale e del diritto alla pace.
Tra i protagonisti della mobilitazione c’è stato anche l’Istituto Comprensivo 5 “Eugenio Montale” di Scampia, che ha aderito con convinzione alla giornata di protesta. L’Istituto ha sfilato nel corteo, portando cartelloni, bandiere e messaggi chiari in favore della giustizia, della libertà e dei diritti umani.


«La pace è un diritto per tutti, in Palestina come nel mondo» e «Palestina libera! Free, free Palestine!» sono stati alcuni degli slogan scanditi dalla delegazione dell’IC Montale, che ha voluto testimoniare il proprio impegno come comunità educante. Una scuola che non si limita a trasmettere conoscenze, ma che mira a formare coscienze critiche, sensibili, capaci di leggere il presente e agire per un futuro più giusto.
«In un mondo segnato da conflitti e disuguaglianze – dichiara una docente dell’Istituto – la scuola ha il dovere di educare alla pace, alla giustizia sociale, al rispetto delle differenze. Lo facciamo ogni giorno in classe, ma oggi lo abbiamo fatto anche in strada, con e per la città».
Il messaggio che arriva da Scampia è forte e chiaro: Gaza e Scampia, pur lontane geograficamente, sono unite dalla presenza di comunità resilienti, dalla volontà di riscatto, e dal desiderio condiviso di garantire a tutti i bambini il diritto di crescere in pace, di studiare, di sognare un futuro migliore.
L’IC 5 “E. Montale” rinnova così il proprio impegno per una scuola che non si chiude tra le mura dell’aula, ma che si apre al mondo e alla società, per contribuire alla costruzione di un futuro più equo, umano e solidale. Perché la pace si insegna e si impara… e perché il cambiamento comincia anche da qui.


Diary of a strike/ The Montale Institute of Scampia also takes to the streets: students and teachers for a free Palestine. If change begins in the suburbs

Monday the 22nd of September was an intense and meaningful day across Italy, marked by a national general strike in solidarity with the Palestinian people and in support of the Global Sumud Flotilla, an international initiative to break the siege on Gaza and reaffirm the human rights of the Palestinian people.
The strike involved numerous sectors, from transport to education, with massive participation in major Italian cities. In Naples, thousands of people gathered in Piazza Garibaldi from the early hours of the morning, creating a colourful, lively and determined procession that marched through the city centre, bringing the demands of international solidarity and the right to peace to the streets.
Among the protagonists of the mobilisation was the Istituto Comprensivo 5 “Eugenio Montale” in Scampia (Naples), which wholeheartedly joined the day of protest. The institute marched in the procession, carrying placards, flags and clear messages in favour of justice, freedom and human rights.
‘Peace is a right for everyone, in Palestine as in the world’ and ‘Free Palestine! Free, free Palestine!’ were some of the slogans chanted by the IC Montale delegation, which wanted to demonstrate its commitment as an educational community. A school that does not limit itself to imparting knowledge, but aims to develop critical, sensitive minds capable of understanding the present and acting for a more just future.
‘In a world marked by conflict and inequality,’ says a teacher at the institute, ‘the school has a duty to educate for peace, social justice and respect for differences. We do this every day in the classroom, but today we also did it on the streets, with and for the city.’
The message coming from Scampia is loud and clear: Gaza and Scampia, although geographically distant, are united by the presence of resilient communities, the will to redeem themselves, and the shared desire to guarantee all children the right to grow up in peace, to study, and to dream of a better future.
IC 5 ‘E. Montale’ thus renews its commitment to a school that does not close itself within the walls of the classroom, but opens itself to the world and society, to contribute to the construction of a more equitable, humane and supportive future. Because peace can be taught and learned… and because change also begins here.

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