Migrazioni tra mare e terra. Se ne parla domani venerdì 2 febbraio alle  15.30 a Castel dell’Ovo (via Eldorado, 3- Napoli) con la presentazione dello studio “Migrazioni e sicurezza internazionale”. In occasione del finissage della mostra Carlo Montarsolo. Ritorno a Napoli che in primavera approderà alla Reggia di Portici. 
Il  dossier, commissionato dal Ministero degli Affari Esteri, è il più aggiornato e approfondito rapporto sui flussi dall’Africa all’Europa e sulle strategie per lo sviluppo di migrazioni sicure.
E’ stato realizzato dal Cenass (Center for Near Abroad Strategic Studies), network internazionale di ricerca formato da diplomatici, militari, esperti di relazioni internazionali, giuristi ed economisti.
Al convegno interverranno: Michel Korinman, professore emerito di geopolitica della Sorbonne, Gabriele Checchia, presidente del Club Atlantico di Napoli, e Paolo Quercia, Federico Romanelli Montarsolo e Fabio Caffio, rispettivamente direttore, responsabile della cultura e consigliere scientifico del Cenass. L’incontro è in collaborazione con Club Atlantico di Napoli e Centro Studi Tradizioni Navali – Lega Navale di Napoli.  Seguirà una visita alla mostra.
Sabato 3 febbraio alle ore 9.30, si svolgerà l’incontroL’Arte di Carlo Montarsolo“. Gli storici e i critici dell’arte Enrico Crispolti (in videointervista), Giorgio Agnisola e Rosario Pinto si soffermeranno sul percorso artistico del pittore di adozione napoletana e sulla sua relazione con il contesto partenopeo. Modera il giornalista Ermanno Corsi. Conclusioni di Federico Romanelli Montarsolo. In collaborazione con Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia della Pontifica Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Rotary Club, Centro Studi Eric Fromm, Centro Studi Tradizioni Navali – Lega Navale di Napoli, Associazione Vis…Roboris, Museo del Corallo Ascione, Guida Editori.
L ‘esposizione mette a fuoco l’opera di un pittore d’origine umbra che ha vissuto a Napoli e si è spento a Roma nel 2005. Definito l’artista napoletano di maggior rigore e coscienza, sia per quanto riguarda la lezione dell’avanguardia storica, sia per lo sviluppo della sua pittura limpida costruita in una sapiente tessitura di memorie e presenze.
In alto, “Oceano”, uno dei dipinti in mostra di Carlo Montarsolo

 

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