L’archeologia è una ricchezza inesauribile per la Campania. Come valorizzarne i siti, come tutelarli, come diffonderne la conoscenza e quali prospettive di occupazione riservano alle nuove generazioni? Se ne parla domani, mercoledì 23 marzo a partire dalle ore 9 vedrà riuniti nella Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
L’incontro è stato promosso in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico della scuola di specializzazione in beni archeologici interateneo (Suor Orsola Benincasa e Università Luigi Vanvitelli) diretta da Federico Marazzi, professore ordinario di archeologia cristiana e medievale al Suor Orsola e tra i promotori della candidatura Unesco delle Abbazie benedettine in Italia.
Al dibattito, insieme ai rettori del Suor Orsola e di Unicampania, Lucio d’Alessandro e Giovanni Nicoletti, ci saranno, tra gli altri, i soprintendenti Luigi La Rocca, Teresa Cinquantaquattro e Mario Pagano, il direttore regionale dei Musei della Campania, Marta Ragozzino, il Comandante del Nucleo di Tutela Patrimonio Culturale per la Campania dell’Arma dei Carabinieri, Massimiliano Croce, il direttore  del Mann, Paolo Giulierini, il direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano, il direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano, il direttore del Museo Civico “Sebastiano Tusa” di Procida, Nicola Scotto di Carlo, il vicepresidente dell’Associazione Nazionale Archeologi, Oriana Cerbone e il dirigente dell’Ufficio Politiche Culturali e Turismo della Regione Campania, Nadia Murolo (programma completo degli interventi su www.unisob.na.it/eventi).
Un terreno, quello dell’archeologia che è sempre più coadiuvato dagli strumenti tecnologici, ma al tempo stesso, come sottolinea Marazzi «l’archeologo è sempre più impegnato nel racconto del suo lavoro alla cittadinanza. Anche in questo caso le nuove tecnologie e i nuovi canali informativi la fanno ormai da protagonisti. La creazione di musei e parchi archeologici autonomi, a partire dal 2016, ha stimolato molto (anche se non ancora sufficientemente) le attività di comunicazione del patrimonio archeologico e i siti di Napoli e dintorni sono in questo senso all’avanguardia».
Cambiamenti che hanno prodotto una crescita indiscutibile delle scienze archeologiche e spesso, c’è persino più offerta che domanda di lavoro, perché non vi è ancora adeguata conoscenza dei grandi cambiamenti avvenuti e delle opportunità che offrono.
L’evento sarà trasmesso anche in diretta streaming sulla pagina facebook dell’ateneo.
In foto:San Vincenzo al Volturno: qui, da oltre 20 anni, c’è uno dei tanti cantieri di scavo archeologico del Suor-Orsola

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