Artecinema trentesima edizione

L’edizione 2025 di Artecinema raggiunge un traguardo importante: 30 anni di attività grazie alla brillante intuizione di Laura Trisorio e alla sua volontà di far arrivare ad un vasto pubblico la storia e le vite degli artisti del panorama contemporaneo. A introdurre la serata, anche il sindaco Manfredi e la presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee Angela Tecce, figura da sempre presente al fianco di Artecinema.


La serata inaugurale svoltasi al Teatro San Carlo (foto), ha visto l’anteprima nazionale del film Jean Cocteau di Lisa Immordino Vreeland, che ha suggellato una continuità culturale e un’eredità che il festival stesso vuole consolidare. Cocteau è figura poliedrica che attraversa il cinema, la poesia, il teatro e le arti visive, e la pellicola sembra costruire un ritratto “a più mani”, attraverso testi, immagini d’archivio e un montaggio lirico.
In questo senso, la scelta del film è una dichiarazione d’intenti: Artecinema ribadisce il proprio legame strettissimo con il “cinema d’arte” inteso come forma ibrida, incrocio tra linguaggi.
Ma la trentesima edizione mette in risalto anche diverse artiste e figure femminili che hanno segnato la storia dell’arte come Frida Kahlo, Louise Bourgeois, Sophie Calle e Cini Boeri. Così come le registe Marie-Eve de Grave, Lily Cole, Flora Del Debbio, la stessa succitata Immordino e molte altre.
Questo risponde a una domanda oggi centrale in molti festival culturali: come riscrivere la visibilità artistica. L’apertura al “femminile” non è retorica, ma una scelta fortemente voluta. Non basta più aggiungere nomi femminili a una lista: bisogna cambiare lo sguardo, il sistema di lettura, i criteri di valore. E infatti si interviene sul modo in cui vengono raccontate, interpretate e storicizzate, non più come eccezioni ma come parti integranti di movimenti, correnti, crisi e rivoluzioni.
Nei giorni che seguiranno, le proiezioni dei corti si terranno al Teatro Augusteo come sempre in forma totalmente gratuita, fino a domenica 12. Ancora una volta Artecinema ci porta a pensare che il ruolo della cultura artistica per un popolo, una città, un individuo è profondo e strutturale: non dovrebbe essere un lusso, ma una forma di identità e di radice collettiva.
L’arte non fa da sfondo a una civiltà, contribuisce a costruirla. E Napoli ha avuto un ruolo centrale al pari delle grandi capitali europee, ha scritto un importantissimo pezzo di storia grazie alle idee di donne e uomini appassionati, che hanno avuto una visione di insieme e a lungo termine su quello che poteva essere e che in effetti è stato.
Sono tempi questi, in cui risulta fondamentale aprire la mente grazie ad esperienze come Artecinema.

Per saperne di più
https://artecinema.com/

RISPONDI

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.