Viaggia nell’antichità la scrittrice Andrea Marcolongo. E propone nella sede di Palazzo reale della Fondazione Premio Napoli La misura eroica. Il mito degli Argonauti e il coraggio che spinge gli uomini ad amare (Mondadori, 2018). Martedì 25 settembre, alle 17.30. Introduce Domenico Ciruzzi, presidente della Fondazione. Coordina Massimiliano Virgilio.
L’autrice esplora quell’agognata Itaca che per tutti è l’età adulta e risponde alle domande dei suoi lettori. C’è ancora posto per il passato nel nostro futuro? Perché la paura deve essere un sentimento di cui vergognarsi? Perché non ci siamo mai sentiti così soli nella storia dell’umanità? Perché ogni giorno tutti noi, umani e contemporanei Argonauti, navighiamo attraverso i mari per diventare diversi da come eravamo quando abbiamo lasciato la riva? L’autrice ricorda quel che ogni viaggiatore dovrebbe sapere: qualunque meta non è mai il punto di arrivo, ma quello di svolta, e il senso di ogni scelta, di oggi viaggio, è il motivo per cui si parte.
Giasone è solo un ragazzo, inesperto del mare e della vita, quando assieme ai compagni Argonauti salpa con la nave Argo verso la remota Colchide alla ricerca del leggendario vello d’oro. Poi, vittorioso, fa ritorno con l’amata Medea nell’Ellade, tra le paure, le tentazioni e le insidie proprie di ogni lunga navigazione in mare aperto.
E’ la storia universale del delicato passaggio all’età adulta di un ragazzo e di una ragazza, che trovano la “misura eroica” attraverso il viaggio e l’amore, metafore del cambiamento.
In foto, la scrittrice Andrea Marcolongo

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