Chi non ha visto, almeno una volta nella vita, il celebre logo “I Love NY”, cos semplice ma cos incisivo? Milton Glaser il creatore. Una sua mostra è in tour tra le Feltrinelli di Italia. la volta di Napoli, in Piazza dei Martiri, che la ospita fino al 28 febbraio.

Glaser, newyorchese, classe 1929, è uno famoso graphic e designer. Dopo aver frequentato gli studi nella citt  natale, negli anni ’50 all’Accademia di Belle Arti di Bologna ha l’opportunit  di studiare con Giorgio Morandi e di innamorarsi dell’arte e della cultura italiana.

Nel 1991 è stato incaricato dal Governo italiano di preparare una mostra in occasione del 500 anniversario della morte di Piero della Francesca. La mostra è stata presentata ad Arezzo e successivamente esposta a Milano e a New York. Molti gli incarichi e progettazioni che gli sono state affidate in giro per il mondo.

Famosi i suoi poster di Bob Dan del 1967, che vendettero oltre 6 milioni di copie, divenendo un’icona pop della gioventù anni Sessanta e Settanta e il logo DC Bullet utilizzato dalla DC Comics. Co-fondatore del New York Magazine nel 1968. Sar  anche l’ideatore del progetto grafico e del logo che rinnovò agli inizi degli anni ’90 il periodico L’Espresso.

Ma è proprio il logo per la grande mela, uno dei maggiori successi e fonte di guadagno. Frutto di una campagna pubblicitaria, del 1977, commissionata dalla citt  al fine di promuovere il turismo. La parola amore sostituita dal cuore è entrata nell’immaginario mondiale. La celebre immagine di Glaser è tornata fortemente alla ribalta in seguito agli attacchi dell’11 settembre alle Torri Gemelle. Il nuovo logo “Amo New York più che mai”, realizzata sempre con lo stesso carattere e differente dalla presenza di un pezzetto di cuore scurito, forse bruciato, simboleggiando la ferita inferta alla citt .

In mostra alla Feltrinelli 24 opere scelte tra quelle pubblicate nel volume “Drawing is thinking Disegnare è pensare” (edizioni Nuages), un libro che declina, attraverso le immagini, tutto il percorso dell’artista, entrando in correlazione empatica con lui. Le pagine suggeriscono che il disegno è il mezzo per rappresentare la realt , ma, come il titolo implica, è anche il miglior modo per percepire il mondo.

Nelle foto, alcune opere dell’artista

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