La verit , il tempo, l’allegria, lo smarrimento, la libert , la terra, la speranza, la violenza, la bellezza, la fragilit  Roberto Colella scrive, suona e canta questi temi e ha solo ventiquattro anni. Questa è la storia di un ragazzo che nasce e cresce nella periferia della provincia di Napoli, precisamente nella periferia di Villaricca. Roberto ricorda che forse prima di parlare ha cantato! Comunque, dovranno passare sedici anni per incontrare realmente la musica o più precisamente i suoni.
Accade che un suo amico gli passa una chitarra, ma nessun accordo nasce dall’incontro con lo strumento. A volte, è vero, è un uomo che fa la fortuna di un altro uomo, infatti, il suo amico nota che Roberto è mancino e allora gli gira le corde della chitarra scatta il colpo di fulmine per lo strumento e per i suoi suoni. Roberto è un autodidatta ed è contento di esprimersi cos, spontaneamente. Lavora per comprare gli strumenti che più lo ispirano e sperimenta i loro suoni, oggi è in grado di suonarne circa una ventina. «Tengo o vizio d’ ‘e’ strumenti», mi dice, e nonostante i genitori lo mettano in guardia che nella vita è necessario tenere i piedi per terra, lui pensa che i sogni non vadano demoliti e prende un anno sabbatico per dedicarsi alla sua musica.
Cos nasce per caso, alla fine del 2012, “Il ballo del potere”, sue parole e musica. Poi, incuriosito dalla maschera di Pulcinella indaga sulla sua storia e il suo carattere, nasce Pullecenella, testo scritto in napoletano. Roberto porta Pullecenella, accompagnato dalla sua chitarra e dalla tromba di Vincenzo Capasso, ad Illimitarte, associazione di Villaricca.
Successivamente, precisamente il 14 giugno 2013, insieme a una band, composta da Vincenzo Capasso, Eliano Del Peschio, Marco Salvatore e Alessandro Morlando (et  media 23 anni) presenta il pezzo e un progetto musicale all’Agor  Jazz Festival di Giugliano, raccogliendo un buon consenso di pubblico. Il nome della Band? La Maschera, ossimoro dell’autenticit  che la Band ricerca in ogni modo.
Con Pullecenella, la Maschera approda anche al Contest di Pomigliano per Band emergenti. In quell’occasione Roberto e la sua band vengono notati dal regista Vincenzo Caiazzo che propone loro di girare un video. Il 2 agosto 2013 è tutto pronto , viene anche lanciato un invito sul web per assistere alle riprese che si terranno nella Pignasecca. Inaspettatamente oltre alla band, al regista e agli attori, sono presenti molti amici e non, che hanno accolto l’invito.
Bravo il regista, il video e la musica della Maschera piace e raggiunge le 100.000 visualizzazioni, inoltre Pullecenella viene trasmesso nelle stazioni della metropolitana per tre mesi. La Maschera si mette al lavoro, il 28 novembre 2014 presenta il suo disco ” O vicolo e ll’alleria “, una sorta di ricerca dell’isola che non c’è, 33′ tutti da ascoltare, per la buona musica, per i testi che hanno grande aderenza con la realt  dei nostri giovani e per il buon napoletano che viene usato. Per promuoverlo lo portano in giro per la Campania con quaranta concerti live.
Nei suoi brani c’è lui, la sua giovane vita, ma è gi  tanta roba. Gli dico che da sempre attraverso la musica i giovani come lui hanno saputo anticipare i tempi, mi piace quello che ha da dire, come ad esempio che il concetto di rivoluzione è superato, oggi si deve parlare di “evoluzione”.
Poi affronta il complicato senso del tempo e lo fa anche attraverso Napoli, citt  frenetica che però sa ancora prendersi delle pause. Quando gli chiedo Roberto, la consapevolezza cos’è ? Senza riflettere mi risponde «Quello che manca». Lui è tutto “assaje” sensibile, sentimentale, passionale… Siamo al Caffè dell’Epoca, a piazza Bellini, seduti all’interno dove c’è un pianoforte a disposizione di chi ha voglia di suonare, e inaspettatamente, per farmi capire bene lui chi è e cosa fa, si mette al pianoforte e canta qualche strofa de “La Confessione” che fa parte del suo primo disco ed è anche un singolo.
In esso Roberto racconta di varia umanit  con le sue fragilit , lo fa con grande delicatezza e con la sua voce limpida e piena di carattere. Poi mi invita, prima di scrivere di lui e della sua band e in attesa del prossimo concerto, ad ascoltare per intero il suo disco ” O Vicolo ‘e L’Alleria” prodotto dall’etichetta indipendente Full Head. "N’ata musica ” si chiama il concerto della Maschera che si terr  sabato 25 aprile dalle ore 22, al Lanificio 25 di Porta Capuana e l si potranno scoprire le ispirazioni della band il battito ebro di Eugenio Bennato, le melodie sarcastiche di Pino Daniele e l’inquietudine rock dei 24 Grana , il tutto rivisitato originalmente dal gruppo che fonde sonorit  antiche e sonorit  nuove e come mezzo espressivo usa la lingua napolitana.

Per saperne di più
www.facebook.com/lamascheraband

Nelle foto, Roberto Colella con la sua band e la copertina del nuvo lavoro discografico

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