Finale al peperoncino, prima della pausa estiva. Negli spazi del Clubino in via Luca Giordano 73, con il sesto appuntamento della rassegna napoletana “Inpastallautore” curata da Maurizio Ponticello, Simonetta Santamaria e Giuseppe Cozzolino, in collaborazione con la libreria Loffredo e l’associazione mondo cult.
A tavola, per “degustare” il lettori, la giornalista Donatella Gallone, autrice di un libro scritto nel 2002, pubblicato nel gennaio 2006 e rilanciato dalle edizioni il mondodisuk nel 2010, “Per amore delle bionde. Uno scugnizzo a passeggio con i boss” (menzione speciale alla settima edizione del Premio Giancarlo Siani).
MEZZO SECOLO DI CAMORRA
Il romanzo propone un piatto forte, mezzo secolo di criminalit  organizzata, dal secondo dopoguerra alla met  degli anni novanta, tra Napoli e gli Usa, passando per l’Europa.
Commensali, Giuseppe Lucantonio (sostituto procuratore generale a Napoli) e l’avvocato penalista Bruno Botti, invitati da Maurizio e Simonetta a testimoniare quanto gradiscano la portata, non prima di aver offerto nella sala affollata l’antipasto, l’inizio del testo, acceso da un flash aggressivo come una schioppettata, descrizione di un duplice omicidio, incubo che introduce il passato di Ciro, contrabbandiere, nato scugnizzo in un quartiere “difficile”, la Sanit , e divenuto (in particolare) amico di Michele Zaza, “Napoleone” del traffico di sigarette a Santa Lucia e Antonio Bardellino, capo dei Casalesi, nonch di una ramificata strategia d’estorsioni, non solo nel Casertano.
A ciascuno la propria interpretazione di sapori intensi.
A proposito di uno degli episodi esposti nel libro, ripercorrendo la grande tradizione forense napoletana, Botti rievoca la celebre arringa del nonno (trascritta all’epoca del processo, ancora in archivio allo studio) come legale di Pupetta Maresca, vedova di Pascalone ‘e Nola (personaggio temutissimo al mercato ortofrutticolo). La donna, incinta del primogenito Pasqualino, individuato il mandante del delitto, lo fredda a corso Novara il 4 ottobre 1955, in una citt  fibrillante di traffico e viuzze. E in corte d’Assise, mentre si discute del movente, il trambusto di due piccioni che amoreggiano sul cornicione offre l’imprevisto per convincere chi ascolta che a uccidere è stata la passione in un indimenticabile passaggio da principe del foro Quell’amore che si vuole pervicacemente negare in quest’aula, accreditando l’omicidio di camorra, lo portano questi due colombi…
LA DELEGA DELLO STATO
Asciutta, scorrevole, veloce, la narrazione del libro “Per amore delle bionde” concentra l’attenzione su un fenomeno di cui si parla poco e male, osserva Lucantonio, citando, sulla lotta alla mafia, una frase di Borsellino, conosciutonegli anni ottanta, quando il giudice guidava la corrente Magistratura indipendente Adempiere il nostro dovere significa essere eroi perch nessuno lo vuole fare…
Lo Stato delega all’autorit  giudiziaria l’offensiva contro l’illegalit , in una societ  dove lecito e illecito sono pericolosamente contigui e il riciclaggio di denaro sporco attraversa attivit  imprenditoriali, senza risparmiare le multinazionali. Il dibattito s’arroventa sul tema e su “Gomorra”, pubblicato da Mondadori (prima edizione aprile 2006) e esportato come successo mondiale . Uno spartiacque nella lotta alla criminalit  organizzata? Dalla discussione emerge che il bestseller raccoglie atti processuali evidentemente antecedenti, prodotti da inchieste di magistrati i napoletani, ma che, grazie all’esplosione mediatica, ha imposto la camorra sulla ribalta internazionale.
A spegnere l’incendio sul banchetto piccante (prima della vera cena e prima che venga allacciato al collo dell’autrice il bavaglino, simbolo della rassegna), l’ironia dello scrittore Maurizio De Angelis che fa pagare il conto all’autore con una satira fresca e pungente, mettendo a nudo la tragicomicit  dei tempi che corrono.
SCRITTURA MADE IN NAPLES
Ai curatori il merito di far divampare nel tranquillo salotto vomerese la curiosit  per la scrittura made in Naples.
E oggi pomeriggio(24 giugno) alle 18, alle Feltrinelli di S.Tommaso d’Aquino 7,Maurizio Ponticello ci riprova, presentando il romanzo biografico di Francesco Di Domenico dedicato a Gianmarco Bellini, pilota di tornado, protagonista, con Maurizio Cocciolone, di una drammatica, incancellabile notte, quando, il 17 gennaio 1991, viene abbattuto il suo velivolo in Iraq.

In foto, quattro momenti della serata

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