La scultura come linguaggio preferenziale per indagare la realt  e tutto quello che c’è tra il dentro e il fuori. Si inaugura mercoled 3 giugno 2015, al Pan/Palazzo della Arti di Napoli, la mostra personale di Marisa Ciardiello a cura di Mario Franco, con l’allestimento di Antonio Esposito e catalogo edizioni Arte’m. “Fuera”, il nome della mostra, prende avvio da un’analisi sul senso metaforico del balcone, da sempre considerato emblema del popolare, ma anche luogo dell’ascolto rubato, dell’inciucio. L’artista interpreta il balcone come una membrana, un elemento di separazione e passaggio tra il dentro e il fuori, da cui Fuera. L’esposizione è composta da circa 22 sculture, di cui10 piccoli balconi 800eschi pretestuali.
Dopo tanti anni dedicati alla sperimentazione dei più svariati materiali plastici, per questa mostra Marisa predilige la lavorazione del piombo in lamine, tagliato, martellalo ma anche plasmato come fosse morbida argilla. «La mia ricerca è fatta sul vuoto, su quello che si vede e quello che si intravede perch è dentro la statua».
La scultura è lo strumento con il quale l’artista sembra cercare un prolungamento degli oggetti nello spazio in cui vivono, sino a modellare l’atmosfera che circonda la scultura stessa e a stabilire un nesso di continuit  e di coerenza tra interno ed esterno. Altrettanto interessante è la sua attivit  di disegnatrice; oltre ai lavori in piombo, le sale del Pan ospitano circa 30 disegni, realizzati con matita su carta, intrecciando racconto e calligrafia.
«La mia soddisfazione è quella di poter comunicare qualcosa; credo che l’arte non debba assolutamente essere un codice per addetti ai lavori ma un linguaggio universale, i cui messaggi devono arrivar in tutta la loro freschezza e potenza evocativa anche a chi non è avvezzo al linguaggio estetico. Ovviamente al fruitore spetta il compito di filtrare, di introdurre nella lettura sensibilit  ed esperienze personali. Non voglio essere invadente, la mia è una comunicazione in punta di piedi, che parte da un vissuto del tutto soggettivo per estendersi a situazioni ed emotivit  in cui l’umanit  in genere può rispecchiarsi e riconoscere un frammento di s».
Marisa Ciardiello vive e lavora a Napoli. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti, studiando scultura con Emilio Greco. Ha ricoperto per diversi anni la cattedra di modellato all’Istituto Statale d’Arte di Salerno. La sua attivit  di scultrice è iniziata a partire dagli anni ’60 ed è stata di continuo scandita da premi e riconoscimenti dalla critica. Ha esposto in mostre collettive e personali, le sue opere sono in collezioni private si in Italia che negli Stati Uniti, oltre che in collezioni pubbliche quali comune di Massa Lubrense, Biblioteca Nazionale di Napoli, Sezione Arte Contemporanea dell’Istituto Filippo Palizzi di Napoli, Pro Loco Sant’Agata dei Goti.

Fuera
Pan Palazzo della arti di Napoli
dal 3 al 30 giugno 2015

Nelle foto, l’artista in uno scatto di Nando Calabrese e la locandina della mostra del Pan

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