Jeanne Fredac, fotografa francese, è a Napoli dal 9 al 24 marzo con mostre allestite all’Institut français, al GoetheInstitut e all’Istituto Cervantes che inaugura con un unico vernissage oggi alle 18, al Grenoble in via Crispi 86. L’idea della mostra nasce dalla volontà dei tre Istituti culturali, associati in “EUNIC Naples”, di rafforzare la loro cooperazione, nell’anno che segna il 60°anno del Trattato di Roma, istitutivo della Comunità Europea.
“Rovine Contemporanee” è il tema delle foto, condivise tra l’Istituto francese e il Goethe, di un viaggio tra il 2006 e il 2015 nella Germania Est. La mostra “Cuba” è all’Istituto Cervantes.

Jeanne Fredac ! ilmondodisuk.com
Qui sopra e in alto, foto sulle rovine contemporanee. In basso, uno degli scatti dedicati a Cuba

Nelle foto è assente la figura umana. Luoghi urbani, edifici, teatri, palestre, piscine, stanze, non sono più fruibili. Sono abitate dall’abbandono. Jeanne nasconde lo squallore di luoghi abbandonati da anni. Fotografa la memoria. Esalta la storia di ogni luogo o di ogni oggetto, armadio, poltrona, sedia, quadro, finestra. Gli spazi urbani o architettonici sembrano abbandonati da pochi attimi o sono in attesa di qualcuno che ha dimenticato un suo oggetto che gli possa ricordare i giorni vissuti tristi belli felici noiosi sorrisi risate lacrime.
Tutti sono petali della stessa margherita della propria storia. Al defunto viene donato un cuscino o una corona di fiori e foglie per ricordagli la sua vita nel silenzio della tomba. Jeanne è l’ultima a far visita a luoghi abbandonati. Aspetta la luce solare per cogliere in essi un immaginario sorriso prima dell’ultimo scatto. Ed ecco che il teatro, la poltrona, la finestra, non rimangono abbandonati ma passano alla storia. Lei è la crocerossina, l’angelo della vita, che muta passa sul campo di battaglia dopo una lunga giornata cruenta, l’esistenza. La foto cancella l’oblio.
Jeanne è l’archeologa che raccoglie le tessere della cultura, delle usanze, del quotidiano di un popolo attraverso tracce urbane, scritte, oggetti casalinghi, auto, manufatti architettonici.
Immagina, inventa, incontra i luoghi giocando con la fantasia in piena libertà espressiva. Entra tra le mura con la magia dell’arte, fa vivere l’avventura, ripropone il mistero degli antichi scenari del passato, coglie il fantastico che la memoria custodisce. Ogni foto è una vibrante sinfonia di ricordi. Il suo linguaggio trasforma i luoghi in una visione astratto-espressivo con luci mediterranee. Immaginifica passioni emotive in un flusso di associazioni psicologiche trasferite dall’immaginario.
Canta sottovoce l’impossibile dimensione del silenzio in una fase contemplativa della storia di un luogo. Nella sua labirintica Psyche tra la giostra dei sensi e accensioni percettive è assente la desolazione. La sua singolare scrittura visiva fotografica viaggia tra mente e cuore immersi negli idilli dell’anima. Le immagini suscitano emozioni e ricordano la vita della città. Rimane la memoria che è il motore del futuro.Cuba | ilmondodisuk.com
Il ricordo stimola la cultura che come seme germoglia altre creatività. Le foto respirano in un’atmosfera rarefatta mistica misteriosa sensualmente affascinante. Nella scelta dei soggetti traspare la sua cultura europea tesa alla pace e alla fratellanza. Regala nobili suggestioni nel vedere trasformate realtà del passato in gioiose fantasie. La mostra impone il silenzio per meditare sulle atrocità delle dittature, guerre, miseria, e far sviluppare in noi l’accoglienza del profugo.
Fredac partecipa al progetto di Residenze d’artista avviato da anni dal Grenoble e resterà in città per tre settimane, dal 1 al 24 marzo, durante le quali lavorerà e dialogherà con la città. Altri tre eventi speciali: 13/03, ore 17, l’Instituto Cervantes ospita conferenza  “Uno sguardo su Cuba”,  con  Paola Laura Gorla (Università L’Orientale) e di Elena Tavani, (L’Orientale), con la partecipazione diFredac;14/03, all’Institut français Fredac incontra gli studenti della Scuola francese; 15/03, al Goethe Institut incontro con gli studenti dell’Istituto “Mario Pagano”.

ROVINE CONTEMPORANEE
Institut français Napoli (Via Francesco Crispi, 86, 80121 Napoli)
Goethe-Institut Neapel (Via Santa Maria a Cappella Vecchia, 31, 80121 Napoli )
CUBA
Instituto Cervantes Nápoles (Via Nazario Sauro, 23, 80132 Napoli)

Dal 9 – 24 marzo 2017

Orari della mostra: Institut français: lun – ven: ore 9- 20, sab: ore 8:30- 19.
Goethe-Institut : lun- ven: ore 9:30-13 e ore 15 – 16. Sab: ore 9:30 – 12:30
Instituto Cervantes: lun-ven: ore 10- 18, e sab. ore 10- 13.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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