L’oro di Napoli/ Il tesoro di San Gennaro si rifà il look e va a Madrid, ospite dell’istituto italiano di cultura

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San Gennaro compie il miracolo e va a Madrid. Oggi, venerdì 19 settembre a Napoli, si tira un sospiro di sollievo per il sangue che si è sciolto nelle ampolle custodite nella cassaforte della sua cappella, la stessa dove ieri è stata annunciata una notizia importante, quella dell’intervento conservativo di 30 opere, grazie al sostegno di una eccellenza campana, Mulino Caputo.
Che il sangue si sia sciolto per la città è un segnale di speranza allargato al mondo intero, tormentato dai conflitti e dalla miseria. E il pensiero va ai bambini di Gaza ma anche a tutti i piccoli che sono alla mercé di guerre e povertà. Mentre il tesoro del patrono di Napoli si prepara per la trasferta madrilena.
Infatti, due dipinti (San Gennaro benedicente, 1702, di Francesco Solimena e Miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro, inizio XIX sec, attribuito a Ernst Theodor Amadeus Hoffmann), busti e oggetti preziosi di straordinario valore storico, artistico e devozionale che testimoniano 5 secoli di fede, arte e tradizione legati alla figura di San Gennaro e alla città di Napoli, verranno restituiti nella loro integrità e splendore in occasione della prossima esposizione intitolata “El oro de Napoles”, dal 18 dicembre 2025 all’Istituto italiano di cultura, per le celebrazioni della fondazione millenaria di Partenope (2500 anni).
Sarà possibile, in questi mesi di preparazione, osservare da vicino le fasi del lavoro (in corso da ottobre) sui manufatti e comprendere le tecniche utilizzate all’interno del laboratorio organizzato nel Museo del tesoro: il pubblico potrà partecipare a visite guidate speciali, pensate per raccontare in maniera chiara e appassionante il percorso di recupero delle opere. Un cantiere aperto per consentire di vivere vivere un’esperienza speciale e coinvolgente.
L’intero progetto sarà inoltre documentato sui canali social dei partner del progetto con video e contenuti dedicati che permetteranno di seguire passo dopo passo l’avanzamento dei restauri: un’opportunità unica per scoprire il valore della conservazione dei beni culturali.
Il restauro dei dipinti sarà affidato a Valentina Verzoni, restauratrice della Scuola di Restauro di Botticino (Valore Italia), mentre il recupero delle opere in metallo sarà svolto dal restauratore Stefano Lanuti. Il coordinamento scientifico del progetto è nelle mani della dottoressa Chiara Rostagno.
Spiega Elena Fontanella, direttrice di chiara fama dell’Istituto italiano di cultura di Madrid: «Sono lieta che la collaborazione tra l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, la Deputazione e il Museo di  San Gennaro per rendere omaggio al legame culturale Italia-Spagna in occasione dei 2500 anni della fondazione della città di Napoli attraverso l’esposizione del Tesoro a Madrid abbia favorito l’importante intervento di restauro e conservazione di questa collezione unica al mondo grazie alla prestigiosa Scuola di Restauro di Botticino e alla generosità di Mulino Caputo da sempre impegnato nel sostegno della cultura».
Così Napoli riabbraccia Madrid nel ricordo di Carlo III di Borbone, che durante il suo regno napoletano fu vero mecenate, promuovendo arte e cultura.
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tesorosangennaro.it

Qui sopra, il dipinto della liquefazione del sangue attribuito a Hoffmann. In copertina, presentazione del progetto in Cappella


The gold of Naples/ The treasure of San Gennaro gets a makeover and heads to Madrid, hosted by the Italian Cultural Institute

San Gennaro performs his miracle and goes to Madrid. Today, Friday the 19th of September in Naples, a sigh of relief is breathed for the blood that has melted in the ampoules kept in the safe of his chapel, the same place where yesterday important news was announced: the conservative restoration of 30 works, thanks to the support of a Campania excellence, Mulino Caputo.
The fact that the blood has liquefied for the city is a sign of hope that extends to the whole world, tormented by conflict and misery. Our thoughts go out to the children of Gaza, but also to all the children who are at the mercy of war and poverty. Meanwhile, the treasure of the patron saint of Naples is being prepared for its trip to Madrid.
In fact, two paintings (there is also Francesco Solimena’s San Gennaro benedicente), busts and precious objects of extraordinary historical, artistic and devotional value that bear witness to five centuries of faith, art and tradition linked to the figure of San Gennaro and the city of Naples, will be restored to their former glory and splendour for the upcoming exhibition entitled “El oro de Napoles” (The Gold of Naples), from 18 December 2025 at the Italian Cultural Institute, to celebrate the millennial foundation of Partenope (2500 years).
During these months of preparation, it will be possible to observe the stages of work (underway since October) on the artefacts up close and understand the techniques used in the workshop organised in the Treasure Museum: the public will be allowed to participate in special guided tours, designed to recount the restoration process in a clear and exciting way. An open workshop to allow visitors to enjoy a special and engaging experience.
The restoration of the relics is being carried out by a team of experts from the National Institute for the Conservation of Cultural Heritage (ICCROM) and the National Institute for the Conservation of Architectural Heritage (ICCROM-ICCA). The team is led by Professor Chiara Rostagno.
Elena Fontanella, director of the Institute of Italian Culture in Madrid, explains: “I am delighted that the collaboration between the Italian Cultural Institute in Madrid, the Deputation and the Museum of San Gennaro to pay tribute to the cultural ties between Italy and Spain on the occasion of the 2500th anniversary of the founding of the city of Naples through the exhibition of the Treasure in Madrid has facilitated the important restoration and conservation of this unique collection thanks to the prestigious Botticino School of Restoration and the generosity of Mulino Caputo, which has always been committed to supporting culture.”
Thus Naples embraces Madrid once again in memory of Charles III of Bourbon, who during his Neapolitan reign was a true patron of the arts, promoting art and culture.

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