Luce che vivifica, qualifica, delinea e sfuma, plasma e sfalda, protagonista, da sempre nei lavori del maestro della fotografia Cesare Accetta, in mostra al museo di Capodimonte dal 16 ottobre al 14 novembre 2010. La mostra è promossa dalla Soprintendenza speciale per il patrimonio atorico, artistico, etnoantropologico e per il Polo museale della citt  di Napoli, con il sostegno del Forum universale delle culture e il supporto di Alfabeto Urbano e Galleria Toledo, che per l’occasione hanno realizzato una raffinata presentazione dei lavori a tiratura limitata, con testi che portano la firma di Angela Tecce, Mario Franco e Giovanni Fiorentino.
Direttore della fotografia in film quali "L’odore del sangue" di Martone, "Il resto di niente" di De Lillo e "Nessuna qualit  agli eroi" di Franchi, il fotografo napoletano “maestro del guardare” lavora da anni nella costruzione della luce nel teatro, come nel cinema e nell’arte, non solo come elemento di esaltazione dell’immagine ma anche come proposta di una nuova lettura del corpo e dello spazio in relazione ad essa. Il titolo della mostra “03-010” documenta il dispiegarsi nel tempo(dal 2003 al 2010) dei tre “passi” in cui è suddiviso il corpus dell’esposizione: nella prima sala un trittico dalle titaniche proporzioni accentua il senso di isolamento della figura in un mondo che si sfalda intorno a se.

Come un abile scrivano Accetta intinge la sua penna in un calamaio di luce per trascrivere i segni di un passaggio, quello dell’uomo, attraverso spazio metafisico della penombra. Il profilarsi dei corpi a partire dalla buco nero del nulla e senz’altro memore dell’incisiva seppur lontana lezione caravaggesca.

Nel secondo passo il corpo si qualifica attraverso la luce come spettro di se stesso, forma “informe” di un indistinto fuori fuoco che ben si presa a rappresentare il senso di smarrimento e fragilit  della condizione umana. Ciò non impedisce al corpo di venir fuori nella sua bruciante sensualit .

Nella terza e ultima tappa la fotografia si presenta nella sua forma più pura: ridotta ai minimi termini del bianco-nero “la conoscenza passa attraverso la rinuncia al colore”. L’uomo prende coraggio e annuncia il suo essere vita nel mondo con nitida chiarezza. L’introduzione della freccia temporale nell’ultimo trittico destabilizza la visione unitaria dell’immagine: la figura centrale, apparentemente statica, se non fosse per il vibrare dei capelli, suggerisce la possibilit  di sfiorare la persona nella sua fisicit  ma l’effetto è di breve durata; la realt  ridiventa attimo inafferrabile che cade nell’oblio generato dallo scorrere implacabile del tempo.

Nelle foto, due scatti in mostra

Museo di Capodimonte, via Miano, 1

16 ottobre14 novembre 2010

tutti i giorni ore 14,00-19,30; mercoled chiuso

Ingresso – € 7,50

Per ulteriori informazioni: www.polomusealenapoli.beniculturali.it

LA NOTIZIA – CALENDARIO D’ARTISTA

Avis Comunale Nocera Inferiore (Sa), in collaborazione con Archcafè Comunicazione presenta "Blood and mood – 12 visioni per il calendario d’artista Avis 2011".

Il progetto, alla sua prima edizione, in occasione dei 10 anniversario dell’Avis Comunale di Nocera Inferiore (Sa), vuole essere un’innovativa forma di sensibilizzazione dell’Associazione che da anni porta avanti la sua storica battaglia per la tutela della vita, attraverso la donazione del sangue.

Aderendo pienamente alle finalit  sociali e morali dell’Associazione, il concorso nasce come azione culturale e solidale in cui coinvolgere artisti di rilievo nella creazione uno stimolo culturale di sensibilizzazione cittadina sui temi del volontariato, della beneficenza, della tutela della vita attraverso la semplice azione della “donazione”.

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