Mauna Loa edizioni/ Fuga dal mondo perfetto: Adriano Zanatta narra un futuro vicino dove scegliere tra libertà e controllo

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“Fuga dal mondo perfetto” (Mauna) di Adriano Zanatta è un romanzo distopico in cui assistiamo a un futuro vicino, il 2045, in cui le intelligenze artificiali sono onnipresenti e controllano ogni azione delle persone, e dove quindi c’è sempre meno possibilità di scegliere autonomamente.
Ciò almeno succede in una delle due parti in cui è stato diviso il mondo dopo una devastante pandemia: nel mondo perfetto, infatti, tutto funziona nel migliore dei modi ma per ottenere benessere e ordine si è dovuto rinunciare al libero arbitrio; gli individui sono monitorati in ogni momento, la tecnologia ha sostituito molte delle occupazioni umane e, se da una parte può sembrare una situazione più comoda e sicura, dall’altra ciò ha causato una perdita di identità.
Un prezzo altissimo, che però gli abitanti del mondo perfetto sembrano contenti di pagare, in cambio di una vita preordinata dove tutto va come deve andare, anzi, come il governo vuole che vada. Nel mondo libero le cose stanno molto diversamente: qui ognuno può fare quello che più gli aggrada perché non c’è controllo, ma allo stesso tempo non ci sono tutele, vi è corruzione ovunque e non c’è neanche la parvenza di un ordine sociale; i cittadini sono liberi, certo, ma a che prezzo?
La Terra è stata quindi divisa in una zona dove la parola stabilità fa rima con controllo, e in un’altra in cui la parola libertà fa rima con indigenza; gli abitanti del Mondo Perfetto accettano il compromesso, e in fondo anche quelli del Mondo Libero cercano di trarre il buono dalla loro indipendenza.
Ci sono però due persone, i protagonisti dell’opera, che non sono ancora pronte a gettare la spugna: Rodolfo non tollera la falsa perfezione della sua realtà, così come Ernesto non crede alla falsa libertà di cui gode nella sua. Di base non è possibile spostarsi tra un mondo e l’altro ma un uomo misterioso un giorno avvicina Rod e gli propone uno scambio di vita con Ernesto, dato che si somigliano come due gocce d’acqua.
Sarà l’occasione per i due personaggi di scoprire se vale la pena sacrificare la perfezione per la libertà o viceversa, e per l’autore di riflettere su delle importanti tematiche che stanno già emergendo ai nostri tempi; si può dire infatti che noi stiamo vivendo in un mondo libero in cui sono sempre più evidenti le storture di questo assetto, e che ci stiamo inoltre avvicinando alle caratteristiche più pericolose e disumane del Mondo Perfetto. (Giulia Nocile)
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